COMUNI TURISTICI; CHIEDONO AIUTI PER RIPARTIRE

Parte dai sindaci di lago e montagna l'appello a Stato e Regione, volto ad aiuti straordinari, dettati dall'azzeramento del turismo causato dal Coronavirus. Selvino, Castione della Presolana, Sarnico e Lovere, chiedono di intervenire quanto prima, le entrate nelle casse comunali sono precipitate.Gli amministratori locali non possono nemmeno pensare a provvedimenti, che, conclusa l'emergenza, vengano visti come necessari per rilanciare ristoranti e alberghi, che come già successo sul Sebino hanno dovuto pagare la paura di inizio anno per i casi di meningite.Per aiuti straordinari i sindaci intendono non solo l'erogazione di contributi, ma anche la sospensione di mutui, interessi ecc.Diego Bertocchi primo cittadino di Selvino, mette in luce come la situazione economica del comune fosse già difficile a seguito dei tagli derivati dal Fondo di Solidarietà. Il sindaco di Lovere Alex Pennacchio, invita alla coesione i primi cittadini del G16, che riunisce gli amministratori dei comuni situati sulle sponde del Lago d'Iseo bresciano e bergamasco. “Anche se ad oggi non disponiamo di cifre che ci permettano di quantificare con esattezza le perdite, sottolinea Pennacchio, è chiaro però che il danno economico è pesante, annullate tutte le prenotazioni fino a Giugno.Che senza aiuti sia impossibile rialzarsi ne è convito anche il sindaco di Castione della Presolana Angelo Migliorati, che ha fissato quale priorità il rinvio a settembre del pagamento di tutte le imposte comunali indirizzate alle attività e famiglie.“Importante per loro adesso è di poter disporre di liquidità, ha commentato Migliorati, alle casse comunali penseremo in un secondo tempo”.Giorgio Bertazzoli, sindaco di Sarnico sottolinea l'impossibilità nell'andare avanti senza aiuti straordinari da parte degli enti sovraccomunali.“ Abbiamo calcolato che a fine Maggio avremo perso entrate di oltre 600 mila euro”.