EMOZIONI SOTTO IL BLUMONE

Sarà l'estate della montagna italiana, lombarda, bresciane e bergamasca: così pare, almeno,a giudicare di primi giorni di apertura dei rifugi di madia e alta montagna, dove ormai si assiste ad una frequentazione bella, gioiosa, ordinata e appassionata di percorsi, mete, sentieri, rifugi. Al Tita Secchi, a quota 2.367, ai piedi della parete sud del Blumone, al lago della Vacca, all'interno del Parco dell'Adamello, di proprietà della Società Ugolini di Brescia, attivo dall'estate 1992 e dedicato alla memoria di Tita Secchi, appassionato alpinista, morto partigiano, un po' come anche in altri rifugi si assiste ad un crescendo di turisti, alpinisti e appassionati di montagna fini dai primi giorni di apertura. Al Tita Secchi, così come negli altri rifugi, i gestori raccomandano la prenotazione sia dei pasti che dei pernottamenti; le attuali restrizioni, infatti, prevedono numeri contingentati e precisi. Ma con organizzazione e buona volontà, assicurano i gestori, si riesce a fare davvero tutto.

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