L'AGRICOLTURA PER IL SOCIALE E VICEVERSA
Creare Valore: era l'obiettivo di un bando di Fondazione Cariplo ed è quello che hanno fatto le Cooperative di Solco Camunia. Come? Cercando terreni incolti o abbandonati in cui fare lavorare quattro persone fragili. Il risultato? Grazie alla collaborazione di alcuni Comuni, si è realizzato un progetto di inserimento lavorativo e di recupero del paesaggio ai fini sociali, che potrebbe portare anche alla nascita di un marchio sociale per vini, olio, piccoli frutti. Il progetto nasce nel 2019 quando il Consorzio Sol.Co Camunia, che rappresenta 14 cooperative in Valle Camonica, partecipa all'iniziativa di Fondazione Cariplo con quattro progetti, di quattro terreni da recuperare attraverso l'inserimento lavorativo di quattro persone disabili. Così, in un anno e mezzo di lavoro e dopo lezioni teoriche e pratiche per la formazione dei lavoratori, grazie ai 218 mila euro della Fondazione che coprono circa il 60% del costo del progetto, alla Torricella a Lovere su un terreno concesso in comodato d'uso gratuito dal Comune alla Copperativa Piccoli Sentieri di Lovere, sono state piantumate 2700 piante, a Montepiano su un terreno della Cooperativa Arcobaleno concesso alla Cooperativa Agricola di Breno è sorto un nuovo vigneto, a Edolo sui terreni concessi alla cooperativa Il Cardo è sorta anche una serra di piccoli frutti e a Malegno alcuni terreni concessi dal Comune tornano alla loro antica vocazione agricola. E tutto questo lavoro, che rappresenta un nuovo modo per fare impresa sociale abbinandolo al recupero del territorio ai fini paesaggisti, turistici e di lotta al dissesto idrogeologico, potrebbe portare alla nascita di un nuovo marchio sociale in Valle Camonica. A Malegno il progetto di recupero dei terreni che costituiscono la cinta attorno al paese è iniziato anni fa, assegnando terreni da recuperare alla cooperativa agricola, al consorzio forestale o oggi al progetto del Consorzio Solco. La linea tracciata, basata sulla progettazione, è quella su cui dovranno basarsi sempre di più le politiche in ambito socio sanitario locali, per dare un futuro ai circa 800 dipendenti di tutte le copperative della Valle Camonica.
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