REDDITO DI CITTADINANZA NON DOVUTO: 12 DENUNCE

Stranieri da anni cancellati dalle liste dell'anagrafe, una donna che ha nascosto una condanna per associazione mafiosa del marito e tanti altri "bravi" cittadini che hanno falsificato i documenti rubando allo Stato oltre 60 mila euro. Sono 12 le persone denunciate, grazie ad un'indagine dei carabinieri di Marone, perché percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. La truffa è stata smascherata grazie alla testardaggine dei militari della stazione sebina che avendo dei forti sospetti su alcuni personaggi che percepivano il reddito di cittadinanza, hanno deciso di vederci chiaro e così hanno cominciato a verificare i documenti di coloro che percepivano o avevano richiesto di accedere al beneficio introdotto nel 2019. L'attività di indagine ha fatto emergere che molte delle dichiarazioni prodotte per ottenere il reddito di cittadinanza erano false. In alcuni casi il reddito di cittadinanza è stato erogato a favore di stranieri che risultavano da anni cancellati dalle liste anagrafiche della popolazione residente e che continuavano a percepire l’accredito del reddito di cittadinanza sul proprio conto corrente. In un altro caso, invece, per aggirare i limiti imposti dalla legge per l’ottenimento del beneficio, una donna ha attestato falsamente l’assenza di precedenti di natura penale del marito che, in realtà, era stato colpito da una condanna per associazione di tipo mafioso. Sulla base degli accertamenti svolti, queste persone hanno sottratto alla Tesoreria dello Stato circa € 60.000. Le 12 persone coinvolge sono state denunciate, mentre gli uffici INSP stanno procedendo al recupero delle somme indebitamente percepite. L’intera vicenda rimane al vaglio della Procura della Repubblica di Brescia a cui i responsabili dovranno rispondere per truffa aggravata e false attestazioni.

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