GRAVI INFORTUNI SUL LAVORO

Giornata nera per gli infortuni sul lavoro quella di martedì 54 maggio: ha destato grande scalpore in tutta Italia la morte della mamma di 22 anni, Luana D'Orazio, finita nell'ingranaggio dell'orditoio della ditta di Prato dove lavorava. Ma anche Bergamo e Brescia ieri hanno registrato due gravi infortuni sul lavoro. Un operaio rumeno di 41 anni è rimasto incastrato col braccio in un rullo mentre stava svolgendo una mansione alla Warmor di via stadio a Leffe, storica azienda del tessile. E' accaduto attorno alle 16.30: i colleghi di lavoro che erano presenti suo posto hanno lanciato l'allarme al 112 che ha inviato i soccorsi con l'ambulanza da terra del 118 di Gandino, l’automedica e l’elicottero del 118 di Bergamo. Il 41enne, residente a Fiorano al Serio, ha ricevuto le prime cure sul posto; quindi è stato trasportato in elicottero in codice rosso al papa Giovanni di Bergamo: secondo le prime informazioni, non sarebbe in pericolo di vita, ma rischia di perdere il braccio. Sul luogo dell’infortunio sono quindi intervenuti i tecnici di Ats Bergamo ed i Carabinieri di Clusone per ricostruire l'accaduto. A Brescia un 53enne egiziano è stato schiacciato da una lastra di vetro in un'azienda di via Bormioli nella zona industriale di Brescia. L'uomo è stato colpito da un pezzo particolarmente spesso che non è andato in frantumi e quindi non ha provocato ferite da taglio, ma ha schiacciato il torace dell'operaio. Sul posto sono intervenuti i soccorsi da terra del 118: l'uomo è stato posizionato sulla barella spinale e quindi trasferito in codice rosso al Civile di Brescia. I tecnici della Medicina del lavoro dell'Ats ed i Carabinieri stanno ricostruendo l'accaduto per stabilire eventuali responsabilità. La ripresa delle attività lavorative ad ogni livello in questi giorni fa registrare numerosi infortuni sul lavoro, alcuni dei quali gravi, come quelli appena citati. Le organizzazioni sindacali di categoria ribadiscono l'assoluta priorità della prevenzione per evitare che il lavoro diventi causa di gravi infortuni.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori