TREVIOLO PALADINA, ECCO IL PRIMO TRATTO

La Treviolo-Paladina avanza spedita e un traguardo è già stato superato: il primo tratto da 3,3 chilometri fra Curno e Mozzo, che è consistito nella riqualificazione della 470 dir. Un’opera fondamentale per i circa 25 mila mezzi, fra camion e auto, che ogni giorno lo percorrono. Sono state create due corsie centrali dedicate al traffico della 470 dir e due contro strade laterali riservate alla viabilità locale. I mezzi di lavoro della Vitali spa, il gruppo che ha in carico l’appalto del valore superiore ai 40 milioni di euro possono ora concentrarsi sul tratto a nord fra Mozzo e Paladina, la cui apertura al traffico è Prevista per l’inizio del prossimo anno. "Voglio ringraziare tutti i collaboratori del Gruppo, ha detto Angelo Vitali presidente della Vitali SPA, che hanno lavorato con precisione e senza sosta per rispettare i tempi programmati del cantiere della Treviolo-Paladina. Siamo di fronte a una riqualificazione di 5 chilometri realizzata in tempi record grazie a un modello di gestione basato sulla massima determinazione delle istituzioni e al concreto impegno sul cantiere che oggi non solo permette di migliorare la rete viaria ma garantisce a tutti i fruitori di raggiungere in maniera più sicura la città. La prima parte di cantiere, della Treviolo – Paladina, di più complessa realizzazione dal punto di vista interferenziale, in quanto eseguito con una viabilità sempre attiva è stato completato, con il rifacimento ed allargamento dei tre viadotti, la nuova piattaforma idraulica, le barriere fonoassorbenti per un abbattimento dell'impatto acustico, le nuove rampe di innesto ed uscita, il rifacimento dell'intero pacchetto stradale e le barriere di sicurezza. In questi ultimi mesi ci dedicheremo alla realizzazione dell'ultimo tratto in trincea, che vedrà impegnate maestranze per circa 40 unità, macchine operatrici e mezzi d'opera. Un risultato che consolida la leadership del Gruppo Vitali che, da tre generazioni, con passione e professionalità, gestisce cantieri delle grandi infrastrutture, con una politica di attenzione alle comunità locali".

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