OMICIDIO PRETERINTENZIONALE

L'ipotesi di reato per la morte di Samuele Freddi, 20enne di Manerba del Garda, è di omicidio preterintenzionale: emerge dall'inchiesta aperta dalla pubblico ministero Maria Cristina Bonomo, affidata ai carabinieri di Salò. La morte del ragazzo sarebbe causata da una caduta a seguito di una lite tra amici: dopo uno spintone di troppo, Samuele sarebbe caduto a terra battendo la testa sull'asfalto. Il fatto è accaduto sabato sera 31 luglio: dopo la caduta Samuele è stato portato all'Ospedale di Gavardo per accertamenti: lui stesso avrebbe quindi firmato per uscire dall'ospedale e tornare a casa dalla famiglia con cui abitava, in via Cantarane di Balbiana a Manerba. Ma poco dopo a casa, verso la mezzanotte, Samuele si è sentito male: il padre Francesco, noto pittore della Valtenesi, ha allertato immediatamente il 112. In pochi minuti sono arrivate l'ambulanza da terra, l'automedica e l'elicottero del 118 da Brescia. Nonostante i disperati tentativi di salvargli la vita da parte dei sanitari presenti, per il ragazzo non c'è stato nulla da fare: Samuele è morto per un arresto cardiocircolatorio provocato da un malore o come conseguenze della caduta di poco prima. L'autopsia, programmata per questo mercoledì, dovrebbe aiutare a far luce sulle esatte cause del decesso. Samuele aveva compiuto 20 anni un mese fa: oltre a papà Francesco, lascia la mamma Paola Tonoli.

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