LA FEDE NEL BEATO SI RINNOVA
Una fede che si rinnova, anno dopo anno, quella nei confronti del Beato Innocenzo da Berzo. Un culto – quello per il sacerdote camuno, scomparso a Bergamo nel lontano marzo 1890 e beatificato per volere di papa Giovanni XIII il 12 novembre 1961– coltivato, proprio nell’oasi a lui dedicata, situata poche centinaia di metri sopra l’abitato di Cogno – anche questa domenica 8 agosto. Come da tradizione anche quest’anno, alla seconda festiva del mese, si è tenuta una messa per ricordare il Beato, ma anche per celebrare il 25esimo anniversario dall’inaugurazione dell’oasi stessa, portata a compimento il 4 agosto 1996 su iniziativa dell’autore locale Giannino Botticchio e del frate Padre Vitricio, grazie al contributo di enti, amministrazione comunale e volontari. Immancabile, dunque, anche questa domenica il passaggio in Valle Camonica di Don Andrea Coria, religioso bergamasco, che fin dalla fondazione dell’Oasi ha lì presenziato ogni anno per rinnovare il culto del Beato, splendidamente raffigurato nella stele – un mosaico composto da oltre 30.000 tasselli – realizzata all’epoca dall’artista friulano Italo Peresson. Una cinquantina i fedeli – anziani, camminatori e famiglie - che, nella mattinata, si sono incamminati lungo il Sentiero di Pirla, verso la Piana di Gobbia, per raggiungere l’Oasi, partecipare alla messa e ricevere l’Eucarestia. Sentito il messaggio lanciato da don Andrea che, nell’occasione, ha voluto ribadire – citando episodi contemporanei – l’importanza della devozione. Una presenza, quella di Dio, manifestata nei gesti della quotidianità e capace, soprattutto nei momenti più difficili dell’esistenza, di recare conforto a coloro che decidono di credere e affidarsi a lui. Un po’ come i viandanti, i pellegrini, che nel corso degli anni continuano a visitare il convento dell’Annunciata, alla ricerca di una traccia, tangibile o meno, del Beato Innocenzo da Berzo.
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