30ANNI DALLA MORTE DI DON ALESSANDRO DORDI

La parrocchia di Gromo San Marino, in collaborazione con il Centro Missionario diocesano, ha voluto ricordare in tre momenti la ricorrenza dei trent’anni dalla morte di don Sandro Dordi, missionario nel Polesine, in Svizzera e in Perù dove Il 25 agosto 1991 a Chimbote, venne assassinato dai terroristi di Sendero Luminoso. Don Sandro Dordi, missionario della Diocesi di Bergamo, nativo di Gromo San Marino frazione di Gandellino è stato beatificato il 5 dicembre 2015. Don Sandro ha vissuto diverse realtà, con gli emigrati italiani, da straniero, in Perù, ed ha sempre vissuto con i poveri, come in Polesine” come sottolineato da don Ruben Capovilla, parroco della parrocchia di Gromo San Marino. L’esperienza missionaria in Perù è stata ricordata da don Massimo Rizzi, direttore del Centro Missionario diocesano, nella tradizionale fiaccolata dalla casa natale alla chiesa parrocchiale. Riascoltare le parole di don Sandro, scritte nel 1990, qualche mese prima della sua uccisione, è diventata occasione per apprezzare la sua capacità di lettura della realtà ed al tempo stesso il suo sguardo da credente, che sa scorgere i semi di Vangelo: “Carissimo don …, da poco più di un mese sono rientrato. Ho trovato il Perù con segni più chiari di un aumento di disordine: l’indisciplina è aumentata e c’è un senso di anarchismo che fa paura: è in aumento la delinquenza e la corruzione… Le vittime di questa situazione penosa sono gli innocenti, gli indifesi. Nonostante questo, si resta meravigliati di come la gente sa sopportare tanti disagi e difficoltà per vivere”. L’Eucarestia celebrata da monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi, ha concluso la tre giorni dedicata a don Sandro, vissuti in comunione con la Chiesa di Santa, in Perù: luogo della sua ultima testimonianza.

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