GAFFORELLI NON E’ PIU’ PRESIDENTE

Con due mesi di anticipo rispetto a quel che ci si aspettava, Gianfranco Gafforelli non è più presidente della Provincia di Bergamo. Gli subentra, già in queste ore, l’attuale vice (sindaco di Treviolo ed esponente del Pd) Pasquale Gandolfi. L’avvicendamento avviene a seguito di un chiarimento che il Ministero dell’Interno ha inviato ad Ancona e Latina, che si trovavano in una situazione identica a quella bergamasca, il presidente della Provincia in carica non è stato rieletto sindaco, e dunque non può più esercitare il suo ruolo nell’ente di secondo livello. Gafforelli, dopo due mandati alla guida del comune di Calcinate, alle comunali del 3 e 4 ottobre non poteva più ricandidarsi a primo cittadino ed era di conseguenza destinato a lasciare la guida di Via Tasso, che deve essere destinata ad un sindaco in carica. Fino ai giorni scorsi sembrava che lo stesso Gafforelli potesse far da traghettatore alle elezioni provinciali, che dovrebbero tenersi il 18 dicembre: la conferma della proroga si leggeva anche in una comunicazione dell’Upi, l’Unione delle Province Italiane, datata 30 settembre. Ieri invece è arrivata la doccia fredda. Gandolfi e Gafforelli si incontreranno a breve: “Voglio prima di tutto confrontarmi con lui – conferma il neo-presidente –. Poi intendo convocare la conferenza dei capigruppo per capire chi e come vorrà portare avanti il progetto”. Passaggio tanto più indispensabile se si considera che, con l’uscita di Gafforelli, viene di fatto meno, anche formalmente, la maggioranza consiliare. Gandolfi infatti rimane consigliere, con incarico di presidente facente funzioni, quindi il centrosinistra si trova con 7 esponenti, che si confrontano con i 5 della Lega, i 3 «Civici popolari indipendenti» (di area centrodestra) e la ex lista Gafforelli, che però con il presidente aveva rotto nei mesi scorsi.

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