IL CRAS CURA IL GUFO DI PALUDE
Ennesimo caso di bracconaggio in Valle Camonica. Ad essere stato colpito dai pallini questa volta è un gufo di palude trovato a fine ottobre in media Valle Camonica ferito da un cacciatore che lo prontamente raccolto e lo ha consegnato ai medici veterinari che lavorano per il centro recupero rapaci del parco dell'Adamello di Paspardo. Purtropppo dall'inizio della stagione venatoria ad oggi sono già sei gli animali arrivati al CRAS. Le condizioni del povero gufo sono veramente gravi. La radiografia effettuata dal dottore Valter Bontempi e cui l'animale è stato consegnato hanno evidenziato la frattura di un'ala colpita da pallini di arma da fuoco. Attualmente il volatile è ricoverato presso il CRAS con prognosi riservata e solo il tempo dirà se le cure porteranno ad un suo pieno recupero. Purtroppo questo è l'ennesimo caso di bracconaggio che coinvolge una specie protetta, per di più estremamente rara sul nostro territorio: sono già 6 gli animali protetti arrivati "sparati" al centro di Paspardo dall'apertura della stagione venatoria. Il gufo di palude non si trova nella nostra zona probabilmente l'esemplare colpito stava migrando. Purtroppo ha incontrato sulla sua strada – come nelle favole – un cacciatore cattivo e uno buono. Il primo lo ha impallinato, il secondo si è accorto di lui e forse gli ha salvato la vita a dimostrazione del fatto che una parte del mondo venatorio è rispettosa delle norme che lo regolamentano e riconosce l'importanza delle strutture di recupero.
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