TRENI FERMI TRA CEDEGOLO E EDOLO

Treni ancora fermi tra le stazioni di Cedegolo ed Edolo dopo il deragliamento di questa mattina poco dopo le sei del treno 1917 nel comune di Sellero. Si è lavorato tutto il giorno per cercare di sgomberare le carrozze rimaste incastrate sui massi e in galleria. Le operazioni verranno certamente concluse nella giornata di domani. Intanto ovviamente, fa sapere una nota giunta nel pomeriggio da Trenord, dovranno essere valutati anche i danni all'infrastruttura e lo stato del versante roccioso. Stamattina si sono vissuti attimi concitati e grande paura, per fortuna non si restriano né vittime né feriti. Il deragliamento del convoglio che era partito da Edolo alle 5.54, è stato provocato da alcuni massi che sono caduti sui binari prima della stazione di Cedegolo. Il macchinista, quando si è accorto del masso sui binari ha azionato il freno di emergenza rallentando il convoglio ma purtroppo non è riuscito ad evitare l'impatto. Alcuni dei passeggeri a bordo, una quindina in tutto, hanno subito lievi contusioni, sono stati fatti scendere dal treno in sicurezza ed evacuati verso le stazioni di Cedegolo e Malonno grazie all'intervento dei vigili del fuoco arrivati in posto con tre squadre: i permanenti di Darfo, i volontari di Breno ed Edolo. Sul posto sono arrivate anche due ambulanze dall'ospedale di Edolo e dall'Arnica di Berzo Demo, i carabinieri della locale stazione con il maresciallo Brunello Bacco, quelli della compagnia di Breno con il capitano Filiberto Rosano, la Polfer e i carabiniferi forestali che hanno verificato insieme ai vigili del fuoco uno sversamento di gasolio. Il traffico ferroviario per l'alta Valle Camonica e verso la bassa è stato immediatamente sospeso. Per i pendolari e per gli studenti sono stati istituiti subito dei bus sostitutivi. In giornata, come detto, sono cominciate le operazioni, piuttosto difficoltose, di rimozione dei vagoni ferroviari incastrati sui massi. Successivamente anche i detriti andranno rimossi e una volta effettuata questa operazione si potranno valutare anche i danni alle infrastrutture. Sarà inoltre necessario effettuare dei sopralluoghi per valutare lo stato del versante roccioso da dove i massi si sono staccati.

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