I SINDACATI SULLO STOP DI LUCCHINI

I rincari energetici compliscono anche le attività produttive. Ne è esempio la Lucchini Rs che ha comunicato la decisione di sospendere per due settimane, tra febbraio e marzo, le lavorazioni a caldo della divisione ferroviaria (del laminatoio e della linea assi legata alla produzione delle ruote), in attesa che il prezzo del gas diminuisca con l’arrivo della primavera. Una scelta difficile, come affermato dall’amministratore delegato Augusto Mensi, ma inevitabile, a fronte dei prezzi del gas triplicati con la conseguente impennata del prezzo dell’elettricità che porta a vedere il 2022 come un anno difficile. Mensi però rassicura i dipendenti, invitandoli a non cadere nello sconforto, pensando alla transizione ecologica che porterà importanti opportunità per l’intero comparto. Con il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, le preoccupazioni vengono invece avanzate dalle rappresentanze sindacali. L’intero settore metalmeccanico ed energivoro deve interfacciarsi anche con ulteriori problemi, legati alle materie prime e ai premi di produttività.

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