L’APPELLO DELLE IMPRESE IN ROSA
Le imprese in rosa sono cresciute anche durante la crisi. A confermarlo l’indagine della Confederazione Nazionale dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa ed i dati di Unioncamere che dichiarano come oltre un quarto dei ruoli imprenditoriali italiani siano ad oggi coperti da donne. A fronte di un incremento occupazionale, ciò che sembra permanere invece è la contropartita tra la libertà offerta dall’essere imprenditrici e le minori tutele rispetto a quelle da lavoro dipendente. Una distinzione che fa emergere come il percorso di piena parità di genere non sia ancora completato. Ecco che la Presidente della Confederazione Brescia, Eleonora Rigotti lancia un appello alla politica ed alle istituzioni chiedendo di promuovere l'auto-imprenditorialità rosa con interventi ben calibrati come l'assegno unico universale per i figli a carico e le misure previste dal Pnrr. Misure viste come un primo passo, di una lunga strada che ancora deve essere percorsa. Un’analisi a più ampio raggio ci permette di constatare una riduzione del tasso di occupazione femminile, che nel 2020 si attestava a quasi 20 punti in meno di quello maschile e calato poi ulteriormente del 2% negli ultimi tre anni. Una riduzione che è da ricondurre alla pandemia, con la conseguente contrazione dei settori lavorativi a maggiore presenza femminile (dal turismo alla moda, dai servizi alla persona allo spettacolo) complice anche il maggior impegno casalingo richiesto alle donne nel periodo del confinamento causa Covid. A pesare sulla decrescita, la persistenza della differenza di retribuzione ancora ampiamente diffusa. Sembra infatti che gli uomini percepiscano un reddito maggiore di 7,2 punti percentuali rispetto alle colleghe donne, che da l’ennesima conferma alla lontananza della piena parità. Lo sguardo al mercato permette inoltre di capire come i settori in cui operano prevalentemente le donne siano legati ai servizi, in particolare, alla persona, con una percentuale che raggiunge il 52%, seguito poi dal turismo con quasi il 34% di donne impiegate. Attualmente si contano 476 imprese associate a CNA Brescia nel 2021, guidate da donne, con una leggera flessione rispetto al 2020, ma una conferma che l’'imprenditoria femminile sia una realtà di grande valore per l'economia nazionale.
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