OCCUPAZIONE AI LIVELLI PRE COVID
I dati sull’occupazione in Lombardia continuano a crescere anche se si registra un lieve rallentamento della crescita rispetto ai primi tre mesi del 2022. Secondo il rapporto di Unioncamere Lombardia, realizzato a partire dalle stime e dai dati Istat e Inps relativi al secondo trimestre di quest’anno, in Lombardia si conterebbero 4 milioni e 439 mila occupati, 115 mila in più nell’ultimo anno. La fase positiva del mercato del lavoro sarebbe cominciata nel 2022, dopo la crisi dovuta al Covid, e secondi le analisi del mercato del lavoro mancherebbero solo 30 mila occupati per tornare ai valori del 2019, pre Covid. In particolare cresce il numero di contratti a tempo indeterminato volto ad ampliare il personale stabile delle imprese. Il tasso di occupazione in Lombardia si attesa al 68,3%, nettamente superiore alla media nazionale del 60,5% e in crescita di quasi due punti rispetto agli anni precedenti. Sono gli uomini in particolare a trovare maggiormente lavoro (l’aumento della forza lavoro maschile è del 3,4% su base annua), trainati dall'espansione dei settori dell'industria (+6,5%) e delle costruzioni (+5,6%). Più lenta invece la crescita dell'occupazione femminile (+1,7%), anche per via del primo calo - dopo un anno di segni positivi - registrato dal comparto dei servizi diversi dal commercio. Si allarga quindi il divario di genere nella popolazione lavorativa. Ancora in diminuzione invece la disoccupazione, con il tasso che scende al 5%. Il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni è di +53.000 contratti e su base annua la crescita è pari a +137.000 posizioni lavorative. Sul sistema economico e produttivo lombardo però, pesa una grande incognita, quella relativa ai costi energetici. I segnali di rallentamento della crescita registrati in questo secondo trimestre sono già un primo segnale di difficoltà e mostrano un primo impatto dei costi di produzione e di energia sulle imprese.
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