PORTALETTERE 21ENNE MUORE NELLO SCHIANTO

Aveva lavorato un paio di mesi a Bergamo e tre settimane fa era stato spostato a Seriate, ufficio postale di riferimento anche per la zona di Brusaporto. Venerdì Francesco Rossi 21enne del posto, aveva iniziato il turno alle 13.30: “Doveva finire alle 21, solitamente i postini rientrano un po’ prima di timbrare il cartellino per sistemare i mezzi e i documenti. Verso le 20 Francesco non era ancora tornato, così i colleghi hanno iniziato a chiamarlo al cellulare e sul palmare delle Poste ma non rispondeva. Preoccupati, poco dopo scoprivano quanto successo. Erano passati pochi minuti dopo le 17, quando in via Albano Sant’Alessandro, lungo il cavalcavia che collega la zona del Santuario della Madonna delle rose di Albano a Brusaporto, il giovane stava affrontando una curva e, dopo l’impatto con una vettura, finiva catapultato in avanti un metro o poco più rispetto al punto dello scontro. Piombato violentemente a terra, riportava un trauma cranico che gli è stato fatale. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dai sanitari giunti a bordo di un’ambulanza della Croce verde Bergamo, che ha tentato di tutto per salvargli la vita. Sul posto anche agenti della polizia stradale e della polizia locale dei Colli per i rilievi e per la regolamentazione del traffico. Al volante dell’auto, una Skoda, c’era una donna di 29 anni con i due figli, ucraina e residente con la sua famiglia ad Albano. Nessuno degli occupanti ha riportato conseguenze. Se pur sconvolta dopo l’incidente, la giovane mamma ha ricostruito la propria versione dei fatti. Il sindaco di Brusaporto Roberto Rossi è rimasto molto colpito dalla tragedia: “Francesco era il figlio di Giovanni Rossi, storico consigliere comunale: una famiglia per bene e lui non poteva che essere un ragazzo per bene. La nostra comunità è molto unita e siamo tutti davvero sconvolti per quanto accaduto. Farò visita alla famiglia per porgere le mie condoglianze e quelle dell’intero paese”.

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