ONORE PIANGE MARCELLA
Aveva raggiunto ormai la vetta, poco prima di mezzogiorno. Una delle cime più belle e più alte delle Orobie: il pizzo del Diavolo di Tenda, a 2.914 metri, in alta Valle Brembana. In questi giorni ancora coperto di neve. Era sola, sulla cresta della montagna, perché i suoi compagni di scalata, altri cinque, erano rimasti più indietro. Difficile capire cosa esattamente sia successo, anche se con ogni probabilità potrebbe essere stato un piede messo in fallo, il ghiaccio, la neve, il vento forte, fatto sta che gli amici si scalata una volta giunti giunti sulla cima non l’hanno trovata. Era riversa a terra, cento metri più in basso: precipitata dalla cresta del Pizzo del Diavolo. A quel punto hanno chiamato subito i soccorsi. Ma per Marcella Carubia, 49 anni, di Onore, non c’era più nulla da fare. Una caduta la sua risultata essere fatale. L’ennesima tragedia costata la vita alla giovane mamma, rigorosamente attrezzata, che la montagna la conosceva bene. Sul posto venivano inviati due elicotteri, da Sondrio e Bergamo. Il medico calato con il verricello non ha potuto far altro che constatare il decesso. La salma veniva riportata a valle con il velivolo del Soccorso alpino e ricomposta al cimitero di Carona. Marcella Carubia era un’alpinista-escursionista esperta, ma purtroppo ieri la sua prudenza non è stata sufficiente per salvarla. Originaria di Clusone, abitava a Onore. Lascia il marito e due figli i genitori, un fratello e una sorella. Lavorava alla Rsa della fondazione «Cardinal Gusmini» di Vertova. “E’una tragedia per la nostra piccola comunità – ha commentato il sindaco di Onore Michele Schiavi –, esprimiamo le nostre condoglianze, come amministrazione, e in questo momento doloroso siamo vicini alla famiglia e in particolare al marito e ai due figli”.
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