DANCELLI PROTAGONISTA AL PANATHLON

Un personaggio dello sport bresciano, raccontato, spiegato, “umanizzato” agli occhi dei presenti dal giornalista Paolo Venturini. Si è svolta su questo file rouge l’ultima convivale organizzata dal Panathlon Club di Vallecamonica che ha visto protagonista Michele Dancelli, ex ciclista professionista bresciano, oggi 79enne. L’incontro - svoltosi presso la Biblioteca ‘Emilio Bonino’ di Piancogno - è iniziata con il tradizionale saluto del Ottavio Bonino, emozionato di fronte al mito della sua infanzia. A prendere la parola subito il giornalista Venturini, nonché autore di un volume dedicato al campione nostrano, “L’asso di fiori”. Insieme a lui – complici le domande, le curiosità dei presenti – sono state ripercorse le gesta di Dancelli,  dalle prime gare disputate a 12 anni nel cantiere edile dove il muratore Dancelli lavorava fino al passaggio tra i professionisti con le corse della Milano Torino e il Giro di Lombardia, senza dimenticare il Giro delle Fiandre perso a 70 metri dal traguardo dopo due cadute e misteriosi distacchi dei tubolari, quindi le avventure ‘acquatiche’ della Parigi-Roubaix con biciclette e rifornimenti finiti nel lago e finalmente il trionfo alla Freccia Vallone del 1966. Un accenno anche ai suoi trascorsi, alla sua vita privata, alla maglia rosa portata a Brescia in occasione del Giro d’Italia del 1968. Una serata di amarcord, di ricordi, di nostalgia di quei bei tempi – come si suol dire “ormai andati” – ma che resteranno indelebile nel cuore degli appassionati sportivi.  

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