LA MAFIA SEGUE I SOLDI

Un convegno sulla corruzione nella pubblica amministrazione, una mostra, che racconta questi decenni e un accorrato appello a parlare di mafia ed antimafia perché non siamo ancora coscienti di quanto sia pericolosa e di quanto sia radicata, anche al nord, la presenza delle organizzazioni mafiore. I 30 anni della Dia, i 30 anni di antimafia di donne e uomini dello Stato sono stati celebrati anche a Brescia. Il periodo storico che ci troviamo a vivere, il post pandemia e l'arrivo dei fondi europe del PNRR deve farci stare con le antenne più che mai vigili perché la mafia segue i soldi, lo diceva i giudice Giovanni Falcone e Brescia è una delle province più industrializzate d'Europa. A Brescia ha fatto tappa anche la mostra “Antimafia itinerante” che ripercorre i 30 anni della Direzione investigativa antimafia. Al convegno hanno partecipato: il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, il prefetto Maria Rosaria Laganà, il  Procuratore GeneraleGuido Rispoli,    il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) Giuseppe BUSIA, il procuratore della Repubblica di Brescia Francesco Prete, l’Ordinario di diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Brescia Alessandro Bernasconi ed il Capo del II Reparto della DIA Lorena Di Galante, i rappresentanti delle associazioni antimafia del territorio.

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