MUPRE E NAQUANE AD ORARI RIDOTTI
Non c'è pace per i siti archeologici camuni, anche quest'anno, infatti, dopo due anni di pandemia, nel momento in cui stava riprendendo a pieno ritmo l'attività, gli operatori del settore, cooperative, guide turistiche ed accompagnatori si trovano a dover fare i conti con la riduzione degli orari di apertura del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane e del MuPre di Capo di Ponte, i siti gestiti dalla direzione regionale musei del ministero della cultura. Non è un problema di oggi, purtroppo, già negli anni scorsi c'erano stati proteste e sit in per sollevare la questione che continua a mettere a dura prova il lavoro degli oeratori del settore che lamentano anche uno scollamento fra le varie realtà del territorio che aprono i siti archeologici; questo rende molto più difficile organizzare le visite ed i tour e vanificano in un certo senso gli sforzi di promozione che in questi anni e anche negli ultimi mesi le istituzioni camune hanno messo in campo per la promozione dei siti archeologici della Valle. Che fare dunque? Gli enti locali di stanno muovendo, l’Assessore alla Cultura della Comunità Montana e il Sindaco di Capo di Ponteil 3 maggio scorso hanno evidenziato la criticità della situazione creata dalla riduzione degli orari del parco di Naquane e del Museo della Preistoria e richiesto un incontro con la direzione regionale del ministero della cultura. Ora al loro fianco è scesa anche la Regione: infatti il Consiglio Regionale ha approvato una mozione che impegna l’Assessore regionale alle Culture affinché intervenga per risolvere i disservizi creati in seguito alla decisione ministeriale di ridurre le aperture.
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