RISORSE ALLA C.M.: COME UTILIZZARLE

Per compensare la Valle Camonica dello sfruttamento delle proprie acque da parte delle 119 centraline idroelettriche presenti sul territorio camuno, la Provincia di Brescia verserà per tre anni 500 mila euro annui di fondi derivanti dai canononi di derivazione idraulica, alla CM di Valle Camonica che dovrà definire, d'accordo con le amministrazioni locali, quali interventi finanziare nell'ambito, si legge nel protocollo d'intesa, della valorizzazione del territorio montano, della salvaguardia ambientale e dello sviluppo economico. La Comunità Montana si è detta pronta a cofinanziare progetti che hanno già avuto riscontro dai bandi regionali ed incentrati sul turismo, per esportare maggiormente la Valle dei Segni per creare nuovi flussi turistici, ma il la Cisl Brescia e Valle Camonica, per voce di segretario generale Francesco Diomaiuta, chiede che all'ente camuno di fare scelte coraggiose di priorità che al primo posto mettano il lavoro, visto che, come ci hanno ricordato le ex dipendenti della ex Nk di Ceto nelle scorse settimane, ci sarebbero circa 10 mila persone in Valle Camonica che lottano per un'occupazione. Dalla riduzione dei costi energetici per chi inizia nuove attività al pagamento dei contributi previdenziali per le nuove assunzioni, alla creazione di cooperative per lavori di pubblica utilità in cui dare certezza di continuità occupazionale ai lavoratori vicini alla pensione e in cerca di ricollocazione. Sono alcune delle proposte di sindacato, per smuovere le cose, per spingere si gli imprenditori ad investire ma anche a rimanere, in valle, per sviluppare insieme una rinnovata cultura industriale. Insomma l'appello del sindacato, nel chiedere che le risorse in arrivo vengano destinate prima di tutto all'occupazione, è che, davanti alla desertificazione industriale della Valle, si dia un segnale forte al territorio e alla sua gente che l’occupazione è la priorità a cui si vuole e si deve dare risposta.

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