FERMATE IL MOSTRO DI ONO SAN PIETRO

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Fermate il mostro di Ono San Pietro. La Pro loco di Capo di Ponte lancia un appello alle istituzioni ed una raccolta firme fra i cittadini affinché – dicono - questo Mostro (non siamo d’accordo nel chiamarlo Eco Mostro perché pensiamo non abbia niente di Eco) non venga realizzato e comunque per creare un’attenzione, uno stato di allerta nei confronti di quei comuni che non hanno a cuore la “salute” del nostro territorio. La raccolta firme è aperta per ora presso l'ufficio di Capo di Ponte, poi magari verranno istituiti altri punti di raccolta. La lettera è partita destinazione sindaci dell'Unione dei comuni della media Valle Camonica, comunità montana, presidente del distretto culturale e del coordinamento del sito Unesco. Da molti anni – denunciano il presidente Ilaria Zonta ed il vice Massimo Pinferetti della Pro loco capontina – in Valle Camonica si assiste ad un continuo degrado ambientale ed un continuo consumato di suolo. A che pro? Ci si chiede. In nome dell'occupazione che in realtà poi non aumenta? Perché – si chiedono ancora dalla pro loco di Capo di Ponte – non utilizzare capannoni che già ci sono e sono inutilizzati? Intanto continuano i lavori per il mega capannone dove dovrebbero trovare posto i nuovi magazzini della Comin Parfum di Niardo. Per ora si vede solo uno scheletro che dà comunque l'idea dell'imponenza dell'opera. E' un mostro - si legge nella lettera inviate alle istituzioni camune che svetta ai piedi della Concarena e quando sarà terminato si presenterà come un enorme muro di cemento che toglierà la vista della Concarena, chiamata anche la Montagna di Luce. E non si possono certo dimenticare le peculiarità ambientali di questa valle, quelle culturali, con i siti delle incisioni rupestri conosciuti in tutto il mondo che guardano proprio sulla nuova costruzione. "Quest’anno ricorre il quarantesimo dell'inserimento della Valle Camonica – si legge nella lettura della pro loco - e per l’occasione sono previste in Valle una serie di manifestazioni a carattere internazionale. Mostreremo ai partecipanti e ai turisti questo Mostro come monumento?". E' chiaro che si attendono delle risposte "A noi non interessa sapere che ci sono fondi della Comunità Europea – conclude la lettera - che ci sono regolari permessi per costruire, quello che vogliamo denunciare è la politica miope di certe Amministrazioni che non sanno andare oltre il contingente e che penalizzano con le loro scelte l’intera Valle Camonica.

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