TAVERNOLA SI MOBILITA

Tavernola non si arrende: dopo la decisione del settore ambiente della Provincia di Bergamo di autorizzare nel cementificio della Cementir Sacci un programma di monitoraggio di utilizzo di Css (Combustibile solido secondario) derivato dalla frazione secca dei combustibili solidi urbani, declassato da rifiuto a combustibile con il decreto 22 del 2013, il Comune ritiene che non sia stato preso in considerazione il criterio fondamentale di “sostanzialità”previsto dal decreto del 2013. E cioè: se la richiesta di Cementir Sacci modifichi in modo sostanziale o meno la destinazione dell'area. Il Comune di Tavernola ritiene che lo modifichi in modo determinante. Durante l'audizione in provincia a Bergamo il Comune di Tavernola ha sollecitato tutti i consiglieri ad attivare i propri referenti politici a tutti i livelli perché si impegnino a far attuare una modifica nella norma che sostenga quanto da molti anni dichiarato dal Comune di Tavernola, dai 16 comuni del Sebino e anche dalle due provincie di Brescia e Bergamo. Il Comune di Tavernola sta scrivendo a tutti i Comuni del G16 illustrando quanto sta accadendo, mentre mercoledì 13 dicembre a Tavernola è stata convocata un'assemblea pubblica nella sala consiliare. C'è un altro passaggio nodale: il 2 gennaio 2018, infatti, la CemeNtir Sacci passerà definitivamente alla HeidelbergCement Group: a Tavernola ritengono che la Provincia di Bergamo poteva attendere ad assumere decisioni così delicate dopo quella data. L'impiego di combustibili alternativi nel cementificio è presente dalla metà degli anni '90, quando Adriasebina Cementi aveva chiesto di utilizzare il bitoil, richiesta che ritirò il giorno prima che venisse dibattuta in consiglio di fronte alla netta opposizione della Provincia di Bergamo. Ora l'attenzione si sposta tutta sulla mobilitazione popolare e sulla ripresa di contatti da gennaio con la tedesca HeidelbergCement Group