“DA QUI A DONGO” PER L’ANDOS
Una miscellanea di storia e fantasia – un “pentolone” di vicende nel quale si amalgamano alla perfezione personaggi realmente esisti, fatti realmente accaduti e un pizzico di sana creatività. “1629, da qui a Dongo”: è questo il titolo del nuovo libro confezionato dalla penna, mai doma, dell’autore camuno Giannino Botticchio. Un vulcano di idee che questa volta ha preso come spunto un suo omonimo, il pittore Giovan Battista Botticchio che i documenti d’archivio, da Brembate Sopra (dove oggi una via reca il suo nome) riconducono a Ossimo Superiore, paese che gli diede i natali nel lontano 1609. Il volume – 240 pagine che narrano i 15 giorni di viaggio che, attraverso svariate peripezie, portarono il giovane Botticchio da Ossimo a Tirano e poi a Dongo, sul lago di Como, somigliano tanto a quel manzoniano romanzo di formazione con il quale condivide in parte luoghi e morale. Il ricavato della sua vendita sarà devoluto nuovamente in beneficienza all’Andos di Valle Camonica-Sebino.
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