PONTIROLO PIANGE GRAZIANO CHIARI

E' morto nel pomeriggio di questa domenica 26 giugno all’ospedale Niguarda di Milano Graziano Chiari, l’operaio 59enne originario di Pontirolo, feritosi il giorno prima durante dei lavori di ristrutturazione di un sottotetto nel capoluogo lombardo. L’uomo attorno alle 9 del mattino era stato colpito dal cestello di una gru che, per cause ancora ignote, si sarebbe staccato da un'altezza di circa 15 metri finendo sul camion nel quale si trovava. Dopo l’allarme scattato dai colleghi i primi a prestargli soccorso sono stati alcuni agenti della polizia locale che si trovavano nei paraggi: all’arrivo del 118 Graziano Chiari si trovava però già in arresto cardiaco e presentava un forte trauma cranico. Trasportato al nosocomio milanese in condizione già critiche, è spirato il giorno successivo. Ora è da verificare se il cestello si sia staccato a causa di un carico eccessivo oppure per un guasto improvviso che ha causato la rottura del braccio della gru. Il mezzo meccanico è stato posto sotto sequestro. Tragedie, purtroppo, non solo sul lavoro, ma anche in alta quota: un pensionato di 70 anni è morto sabato pomeriggio a causa di un improvviso arresto cardiaco che lo ha colto mentre si trovava in alta val Masino, a 2.100 metri, presso il rifugio Omio. Poco prima altro malore fatale a Castione Andevenno, dove un 73enne è spirato per ragioni analoghe. Inutile in entrambi i casi l’intervento dei soccorritori. E’ stato invece ritrovato illeso, ma disorientato, nella tarda serata di questa domenica l'escursionista di Biassono, disperso lungo il Pizzo dei Tre Signori. Impegnata la VI delegazione orobica del Soccorso Alpino con 17 tecnici, a cui si sono aggiunti Carabinieri, Vigili del Fuoco e l’elisoccorso di Areu. Proseguono infine sul lago di Garda le ricerche, ormai disperate, del 33enne di origine pakistana e di casa in Val Trompia, disperso nelle acque del Benaco: Pare che il giovane, allontanatosi a bordo di un pedalò, non indossasse il giubbotto di salvataggio: potrebbe essere stato vittima di un malore a seguito di un tuffo, oppure di una caduta accidentale dall’imbarcazione. Non si esclude tuttavia l’ipotesi del gesto estremo.

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