ANCORA DRAMMI SULLA STRADA
Potrebbe esserci un malore o un colpo di sonno all'origine del drammatico schianto che questo mercoledì mattina è costato la vita a Marco Gianvito, 30enne di Sovere. La sua Clio, che viaggiava lungo la statale 42 in direzione sud, ad Artogne, dopo pare aver zigzagato da una corsia all'altra si è scontrata con una Hiunday Tucson che proveniva dalla direzione opposta, alla guida una 50enne di Piancamuno. L'impatto fra le due auto è stato violentissimo, la Clio si è accartocciata e si è fermata dopo un testa coda, sul guard rail. Ferma sull'altro lato della carreggiata l'altra auto. Una terza vettura è riuscita a fermarsi appena in tempo. I soccorsi sono scattati immediatamente. In posto sono arrivati l'auto medica e l'ambulanza di Santa Maria Assunta di Pisogne mentre da Brescia si alzava in volo l'elicottero del 118 che ha sbarcato i sanitari e poi è atterrato nei pressi del centro commerciale Adamello. I vigili del fuoco del distaccamento di Boario Terme hanno aiutato ad estricare i feriti dalle auto accartocciate. Si è capito subito che il giovane alla guida della Clio era in condizioni disperate. I medici hanno tentato invano di strapparlo alla morte, purtroppo è stato tutto inutile. Meno gravi le ferite per la donna di Piancamuno che è stata stabilizzata in posto e poi trasferita a bordo dell'elicottero e ricoverata alla Poliambulanza di Brescia. Non sarebbe in pericolo di vita. Toccherà ora i carabinieri dell'aliquota radiomobile della compagnia di Breno far piena luce sulla dinamica dell'incidente. Questo tratto di statale 42 fra i comuni di Artogne e Piancamuno è stato teatro di numerosi incidenti stradali, anche dalle conseguenze piuttosto gravi, nelle ultime settimana. Marco Gianvito, 30 anni il prossimo ottobre, era residente a Sovere con la famiglia. La mamma, che si trovava in vacanza a Latina, il padre, insegnante all'ITIS di Lovere, il fratello gemello e un altro fratello. Stavo tornando a casa dopo aver smontato dalla notte. Lavorava in una ditta di Piancamuno. Prima di dirigersi verso Sovere si era fermato a casa di un amico. La strada è rimasta chiusa a lungo. Si sono formate lunghe code in entrambe le direzioni di marcia e si è congestionato anche il traffico lungo le strade comunali. E purtroppo le tragedie di questa calda estate non sono finite perché ieri sono morti due uomini annegati nel lago di Garda a Limone in un laghetto per la pesca a Poncarale. Le vittime sono un barista 36enne che non è rimerso dopo un tuffo dal pontile e un 78enne Enrico Bonzio 78enne ex atleta ed ex ct della nazionale di pesca. Intanto proseguono senza sosta le ricerche del giovane padre inabissatosi nelle acque del Benaco domenica pomeriggio. Ed è giallo sulla morte di un 53enne di Darfo trovato senza vita in una zona agricola di Costa Volpino aggredito da uno sciame di insetti. L'uomo sarebbe scappato dalla casa di un conoscente a Ceratello in stato confusionale e avrebbe raggiunto a piedi urlando e chiedendo aiuto la zona di campagna di Costa Volpino dove sarebbe stato trovato ormai privo di vita con centinaia di punture sul corpo. Ad allertare i soccorsi alcuni residenti in zona che avrebbero sentito le grida di aiuto dell'uomo. Sulla vicenda indagano i carabinieri. La salma del 53enne è a disposizione della magistratura che pare voglia far piena luce sulle cause del decesso.
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