TRE ARRESTI PER TRAFFICO DI RIFIUTI

Tre arresti e un imprenditore bergamasco con l'obbligo di dimora per traffico illecito di rifiuti. Tocca anche la provincia di Bergamo l'operazione dei carabinieri forestali che dopo complesse indagini è arrivata a scoprire un traffico di rifiuti ed ha fatto scattare le manette ai polsi di tre persone. 120 i carabinieri impiegati per l'operazione che ha interessato la Lombardia, la Liguria, la Toscana, l'Abruzzo e la Sicilia. L'indagini, eseguita dai nuclei di polizia ambientale ed agricolimentare di Milano e Lodi coordinata dalla DDA di Milano ha preso il via nel 2020 e ha permesso di scoprire una cava dove venivano smaltiti rifiuti provenienti da cantieri – anche stradali. Si tratta di 800 mila metri cubi di materiale. Non solo rifiuti da cantieri, ma anche le coperture di cavi di rame che venivano bruciate illecitamente – operazioni che venivano effettuate durante le ore notturne. Una volta eliminata la copertura, il rame veniva venduto ad una dittà bergamasca. Il titolare è stato sottoposto all'obbligo di dimora. Di calcola che siano stati trattati 112 mila chili di cavi. L'attività illecità avrebbe fruttato qualcosa come 16 milioni di euro. Oltre agli arresti i carabinieri forestali hanno provveduto anche al sequestro preventivo di quote delle tre società interessate dall'inchiesta, beni mobili ed immobili, conti correnti, valori e denaro.

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