SCOPERTI 94 LAVORATORI IRREGOLARI

La Tenenza della Guardia di Finanza di Sarnico ha condotto un’operazione nei confronti di un’azienda e di altre dieci attività imprenditoriali, presenti in Val Calepio, che hanno permesso di svelare un sistema evasivo finalizzato all’illecita somministrazione di manodopera e di individuare l’impiego di 78 lavoratori irregolari e di altri 16 completamente in nero. Una vera e propria frode fiscale che ha visto come protagonista un’azienda di Castelli Calepio, operante nel settore delle pulizie generali di edifici, intestata ad un prestanome di origini marocchine, un trentacinquenne gravato da precedenti, sprovvisto di permesso di soggiorno e resosi irreperibile. La società aveva formalmente alle dipendenze ben 78 dipendenti ma, in realtà, era priva di una struttura aziendale e operava – dal 2014 – senza presentare le dichiarazioni fiscali e senza versare imposte e contributi previdenziali ed assistenziali. L’azienda ispezionata, simulando contratti di appalto per prestazioni di servizio, in luogo della reale ed illecita fornitura di manodopera, ha impiegato i propri dipendenti in qualità di addetti alle pulizie presso diversi centri commerciali, negozi della grande distribuzione – sia di abbigliamento che alimentare – e presso condomini in Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Friuli e Veneto. I lavoratori, seppur gestiti direttamente dalle aziende presso cui operavano, venivano pagati dall’impresa bergamasca, che in questo modo si è caricata dei relativi costi fiscali e previdenziali, per complessivi 457 mila euro, senza però versarli. I militari,durante l'interrogatorio con il personale, hanno accertato che i 78 lavoratori, perlopiù di origine extracomunitaria (Romania, Ecuador, Marocco, Nigeria, Armenia, Perù, Filippine, Thailandia e Pakistan), non conoscevano – nella maggior parte dei casi – l’azienda da cui formalmente dipendevano e nemmeno i suoi amministratori, essendo stati reclutati attraverso passaparola o tramite annunci su siti interne

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