OPERAZIONE OFFSHORE

Un 63enne di Rovato, residente a Brescia è stato arrestato e un 46enne albanese residente a Trenzano è finito ai domiciliari, in seguito ad un'indagine della Guardia di Finanza della Compagnia di Chiari. Sono accusati a vario titolo, di frode fiscale. Le indagini coordinate dalla Procura di Brescia, sono iniziate nel 2015 e si sono concentrate su 9 indagati che, tramite la strumentale gestione di una serie di società edili, con le quali sono stati assunti oltre 3.000 operai dal 2011-2014 hanno, da un lato, omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie occultando, in questo modo, ricavi per quasi 14 milioni di euro e, dall’altro, presentato agli Istituti di credito falsi modelli di pagamento F24, attraverso i quali hanno illecitamente compensato le imposte dovute ma soprattutto i contributi previdenziali ed assistenziali gravanti sugli stipendi corrisposti ai lavoratori dipendenti, per un ammontare complessivo di oltre 23 milioni. Il G.I.P. del Tribunale di Brescia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 63enne di Rovato e i arresti domiciliari per il 46enne albanese residente a Trenzano. I reati contestati sono l’omessa dichiarazione, l’occultamento della contabilità, l’illecita compensazione delle imposte dovute e la truffa aggravata. L’A.G. in merito ha ulteriormente disposto sequestri di tutte le risorse finanziarie fino al raggiungimento di oltre 20 milioni di euro che, al momento, hanno permesso di congelare 3 unità immobiliari, 1 motoveicolo e disponibilità liquide per circa 27 mila euro.

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