EVASIONE PER 7 MILIONI DI EURO
C’è un 63enne di Seriate tra i 17 indagati: sarebbe un prestanome per società cartiere. 700 mila euro la somma che lui personalmente avrebbe evaso, su un totale che supera i 7 milioni di euro. Nell’inchiesta delal Guardia di Finanza di Pavia sono cinque gli arrestati: tre imprenditori di Vigevano, tra cui uno di origini marocchine, un commercialista di Calco (Lecco) e un altro marocchino che risulta irreperibile in Italia. Oltre al seriatese ci sono altri 11 indagati nelle province di Milano, Pavia, Lecco e Rimini. Le verifiche hanno consentito di accertare un’evasione delle imposte per società cartiere con crediti di imposta fasulli. L’ultimo anello della catena erano due società di Gessate, in provincia di Milano, le uniche realmente operative nel settore dell’impiantistica per le telecomunicazioni (con una trentina di dipendenti), a cui venivano ceduti i crediti di imposta fasulli. I commercialisti, secondo le accuse, per eludere i controlli dell’Agenzia delle entrate hanno suggerito ai promotori dell’organizzazione il frazionamento delle imposte e dei contributi previdenziali in centinaia di modelli F24 con importi inferiori a 5 mila euro e con un saldo maggiore di zero. In questo modo hanno potuto utilizzare i normali servizi bancari telematici di home banking e non i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, obbligatori per legge per importi superiori ai 5 mila euro.
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