Sequestro, estorsioni e frodi fiscali: sei arresti nel bresciano

Avrebbero sequestrato un imprenditore sottraendogli oltre un milione e mezzo di euro. Sei persone in carcere con l'accusa di sequestro di persona, estorsione ma anche frode fiscale. I reati sono stati scoperti dalla Guardia di finanza di Brescia e Rovato nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Brescia e condotta con le Autorità cantonali e federali svizzere, la polizia giudiziaria elvetica, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria (Eurojust) il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell'ambito di una maxi frode fiscale. Durante le indagini è emerso anche l'episodio di sequestro ed estorsione di un imprenditore portato a termine con metodi tipici del modus operandi mafioso. Le sei persone raggiunte in queste ore dalle ordinanze di custodia cautelare sarebbero collegate infatti a due strutture complementari di cui una partecipata da uomini vicini alla cosca 'ndranghetista Piromalli-Molè. I sei, attraverso la creazione e la gestione di società operanti nel settore edile tre le province di Bergamo, Milano e Brescia hanno messo in atto una frode fiscale da oltre 250 milioni di euro fornendo manodopera illecita. L'inchiesta è partita a fine 2021 e ha portato – attraverso intercettazioni ed accertamenti bancari – a ricostruire l'articolato schema fraudolento. Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati beni per oltre 27 milioni di euro (2 milioni in contanti) – provento delle frodi fiscali effettuate tramite crediti d'imposta inesistenti ed evasioni fiscali conseguenti all'omessa presentazione delle dichiarazioni. Al lavoro per eseguire i sequestri e le perquisizioni oltre 200 militari, anche del S.C.I.C.O., con l’ausilio di moderne strumentazioni tecnologiche e di tre unità cinofile “cash dog” per la ricerca di contanti, in una cornice di sicurezza garantita dall’impiego dei corpi speciali anti terrorismo e pronto impiego dei “baschi verdi”. Oltre alle sei custodie cautelari sono state eseguite nove misure interdittive nei confronti dei sette imprenditori attivi nel settore edile e di due professionisti di Brescia.