Fatture false per 37 mln
Coinvolge anche al provincia di Brescia oltre ad altre 11 province in tutta Italia, l’operazione Titano della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, che ha portato a nuove perquisizioni e a nuovi sequestri di beni, provento secondo le accuse di una imponente frode fiscale. L’operazione denominata Titano coinvolge 50 persone indagate e 44 società in tutta Italia ed è partita da Reggio Emilia dove risiedevano soggetti accusati di fare parte di un’organizzazione, scoperta a giugno, dedita alla costituzione di società cartiere e già coinvolti nell’indagine Billion, che avevano emesso dal 2018 al 2022, fatture false per circa 62 milioni di euro a favore di alcune società. Nella giornata di questo mercoledì 18 dicembre sono scattati nuovi sequestri nei confronti degli utilizzatori delle fatture false, ovvero di 37 società in tutta Italia e dei 41 rappresentanti legali o amministratori che avrebbero goduto, secondo le accuse, grazie alla frode fiscale, di 12 milioni di euro di profitto illecito posti sotto sequestro. Si tratta di società in molti casi già chiuse, che operavano nell’edilizia, nel commercio all’ingrosso di imballaggi, nell’abbigliamento, nel commercio di sofware e computer. Coinvolte anche alcune società gestite da soggetti di etnia cinese, nella zona di Milano. Perquisizioni sono in atto tra Reggio Emilia, Parma, Modena, Trento, Verona, Torino, Monza, Milano, Brescia, Como, Bergamo, Cremona, Mantova, Livorno, Benevento e Napoli. Le 37 società interessate avrebbero utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per oltre 37 milioni di euro, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
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