MAXI FRODE FISCALE

44 società coinvolte, 50 persone denunciate, 80 perquisizioni e beni per oltre 6 milioni sequestrati preventivamente. Tocca anche le province di Brescia e Bergamo (coinvolta un'azienda di Cenate) l'operazione Titano della Guardia di finanza di Reggio Emilia che ha portato a smantellare una frode fiscale da 62 milioni di euro. Le perquisizioni sono partite all'alba di questo mercoledì e hanno toccato oltre a Bergamo e Brescia anche le province di Milano, Mantova, Reggio Emilia, Parma, Modena, Napoli, Roma, Torino e Verona. L'indagine ha smascherato una serie di società cartiere nate con il solo scopo di produrre fatture false. Sarebbe tutte riconducibili ad un imprenditore di Reggio Emilia già coinvolto in un'operazione simile. Le società cartiere, che figuravano formalmente come attività di commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi, macchine per l’edilizia, imballaggi, computer e software, fabbricazione di articoli metallici e commercio al dettaglio di prodotti via internet, avevano il solo scopo di fornire fatture false alle imprese realmente esitenti ed operanti nel campo del commercio all’ingrosso degli imballaggi, dell’edilizia e dell’abbigliamento. Questo permetteva loro di evadere il fisco. L'indagine ha appurato che le 44 società che si avvalevano delle fatture false emesse dalla società cartiere hanno utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette fra il 2018 e il 2022 fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle per circa 62 milioni di euro. Il guadagno netto delle operazioni si aggirerebbe attorno ai 6 milioni di euro. Le oltre 80 perquisizioni effettuate in queste ore avrebbero permesso di acquisire documenti che serviranno agli inquirenti a provare la condotta illecità delle 50 persone denunciate.

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