DOLORE PER LA TRAGEDIA ALLA MALGA VODALA

Un volo di 100 metri, insieme al cane che lo accompagnava all’alpeggio, una tragedia costata la vita a Matteo Carminati, 25 anni, e al pastore tedesco, precipitati lungo un canalone scosceso ai piedi del Timogno, nel territorio comunale di Ardesio. Inutile l’intervento dell’elicottero del 118, decollato da Bergamo. Difficile per ora stabilire quale possa essere stata la causa all’origine dell’accaduto, sulla quale stanno svolgendo gli accertamenti i carabinieri della Compagnia di Clusone. Nessuno ha assistito a quanto è successo. Tra le ipotesi possibili anche quella che il giovane abbia fatto un tentativo di salvare il cane, finito nel canalone. Matteo Carminati si trovava da venerdì in Alpe Vodala, per partecipare al progetto «Pasturs», che da circa 7 anni si occupa di facilitare la convivenza tra grandi predatori e pastorizia. Il giovane era stato assegnato alla Malga Vodala, per dare una mano al pastore Silvestro Maroni, proprietario del cane con cui si trovava al momento della tragedia. Una volta recuperata la salma è stata portata alla piazzola dell’elisoccorso di Gromo, nelle vicinanze della sede di Croce Blu, e successivamente è stata consegnata ai familiari e composta nella chiesina della Ramera a Ponteranica. Anche il corpo del cane è stato recuperato e affidato al suo proprietario. Matteo abitava a Petosino, si era laureato alla triennale in Psicologia all’Università di Bergamo, poi nel 2019 era partito per un anno a Boston negli Stati Uniti come ragazzo alla pari. Non appena tornato si era iscritto per la laurea magistrale in Psicologia alla Cattolica di Milano. Si sarebbe laureato a settembre, aveva la tesi già pronta su psicologia del lavoro e il 14 settembre avrebbe anche compiuto 26 anni.

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