TELECAMERE SERVE ACCORDO TRA ARMA E COMUNI

L’Arma dei carabinieri sta concludendo in questi giorni degli specifici accordi con un’ottantina di Comuni bergamaschi, ci riferiamo alle realtà che dispongono di un impianto di videosorveglianza. Il tutto si è reso necessario a seguito dell’adeguamento ad alcune direttive europee sulla privacy, che costringe Comuni e forze dell’ordine a rivedere gli accordi per la visione delle immagini delle telecamere della videosorveglianza comunale. “Con queste nuove direttive, il responsabile della gestione e dell’accesso alle immagini è soltanto il comandante della polizia locale di ciascun Comune, come affermato dal colonnello Alessandro Nervi, comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, per questo stiamo definendo i vari accordi con i singoli Comuni. Si tratta comunque di un formalismo, visto che tutto questo non sta minimamente ostacolando il lavoro di indagine o di accertamento che avviene regolarmente, attraverso un passaggio in più, che a breve tornerà a essere automatico, anche se regolamentato da autorizzazioni mirate”. Sul ruolo fondamentale dell’occhio elettronico, si è pronunciato anche il questore Stanislao Schimera, ribadendo l’importanza sia per gli accertamenti sia sotto forma di deterrente. Finché non verrà formalizzato l’accordo per la visione delle immagini, i militari dell’Arma non potranno più avere accesso diretto alle immagini registrate per le loro indagini, ma dovranno prima presentare richiesta scritta di autorizzazione alla polizia locale, il cui comandante sarà l’unico responsabile, o un suo delegato, che dovrà però essere nominato per decreto, del loro trattamento.

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