NUOVI CASI E PRIME DIMISSIONI

Due casi accertati in Valle Camonica, uno a Lovere, come era prevedibile il coronavirus è arrivato anche nella valle dell'Oglio e sul Sebino, ma bisogna mantenere la calma. A dirlo è il direttore generale dell'ASST Valle Camonica che abbiamo raggiunto al telefono. La cosa importante – dice il dott. Maurizio Galavotti – è che i pazienti sono in buone mani, che i familiari sono seguiti e che noi ce la mettiamo tutta ma è soprattutto seguendo le norme igieniche e non facendosi prendere dal panico che possiamo sconfiggere il COVID. Quindi laviamoci spesso le meni, in luoghi affollati – se possiamo evitarli è meglio – manteniamo le distanze e non creiamo psicosi o caccia alle streghe. Anche i primi cittadini dei paesi dove si registrano nuovi casi fanno lo stesso: innanzitutto sono loro stessi ad informare la popolazione: così hanno fatto quello di Marone, Lovere e Bienno. Tutti i pazienti positivi al coronavirus sono stati trasferiti in ospedali attrezzati. I sindaci rassicurano i cittadini, raccomandano di non chiamare nei comuni per avere informazioni in merito all'identità dei positivi, le istituzioni sanitarie si sono attivate e saranno eventualmente loro, sulla base anche delle informazioni date dai pazienti, ad attivare eventuali contatti. I sindaci invitano alla calma, al rispetto delle regole e dei protocolli, al decalogo delle norme igieniche. Dopo i casi camuni l'ASST della Valle Camonica ha adottato nuove misure di contenimento e gestione dell'emergenza. Da oggi la pneumologia dell'ospedale di Esine sarà prioritariamente destinata al trattamento di pazienti con patologie dell'apparato respiratorio connesse o di sospetta connessione con casi di COVID – 19; in questo reparto sono sospese le visite, la Direzione aziendale sta approntando, con il supporto di tutti gli operatori, ulteriori misure di natura organizzativa, con riguardo ad entrambi i presidi di Esine e di Edolo, da adottare nell'ipotesi di incremento delle esigenze di ricovero dipazienti con patologie pneumologiche e/o internistiche. I tamponi per l'accertamento del CIVID19 sono svolti dall'ospedale di Bergamo, i risultati arrivano entro 24 ore. Saranno prese tutte le precauzioni per tutelare il personale. Si chiede di prenotare le prestazioni al telefono e di recarsi il meno possibile in ospedale. Come già confermato sono garantite tutte le prestazioni d'urgenza e le cure oncologiche. Sospesi gli interventi non urgenti che prevedono il ricovero, i posti letto in anestesia e rianimazione sono stati implementati, sono garantite tutte le attività di medicina specialistica, gli sportelli sono aperti garantendo soluzioni che salvaguardino la sicurezza. Si raccomanda in caso insorgano febbre, tosse e/o sintomi influenzali o problemi respiratori, di non recarsi in pronto soccorso ma chiamare il numero 800- 894545 per la corretta presa in carico da parte delle Autorità. Intanto ci sono anche buone notizie perché proprio oggi sono stati dimessi a Bergamo i primi quattro pazienti guariti. A San Giovanni Bianco oggi sono ricoverate 25 persone, 126 al Papa Giovanni XXIII. Si tratta per lo più di uomini fra i 50 ed i 75 anni. In terapia intensiva in prognosi riservata ci sono un bimbo di un anno, 2 35enni e un 81enne.

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