IL PUNTO IN VALLE CAMONICA

Anche un cittadino di Darfo è risultato positivo al coronavirus. A comunicarlo al sindaco, come da prassi, è stata l'Ats questo venerdì mattina. Il primo cittadino Ezio Mondini ha quindi informato la popolazione sul portale Internet del Comune, come fatto prima di lui da altri sindaci. Nel comunicato il sindaco rassicura che la situazione è sotto controllo ed invita tutti a non lasciarsi prendere da ingiustificate paure e di adottare le disposizione di prevenzione imposte dal Ministero e dalla Regione. Come nel caso di Piancamuno e di Bienno quindi, l'Ats ha contattato tutti i famigliari della persona di Darfo contagiata, ha ricostruito i suoi movimenti e ha raggiunto i suoi contatti, invitandoli a sottoporsi ad un periodo di isolamento volontario in modo da escludere il contagio e di chiamare, in caso di comparsa di febbre accompagnata da problemi respiratori, il numero verde 800 89 45 45 per il tampone. I tempi per la risposta dei tamponi purtroppo si allungano perché devono essere inviati al Sacci di Milano, visto che il Papa Giovanni di Bergamo sta affrontando l'emergenza in bergmasca, e quindi i casi sospetti che richiedono un ricovero in ospedale per problemi respiratori vengono gestiti dagli ospedali di Esine e di Edolo che si sono organizzati per gestire in regime di isolamento, pazienti con patologie dell'apparato respiratorio sospette e mettendo a disposizione 51 posti letto dell'Unità di Pneumologia e alcuni posti dell'Unità di Medica Interna. Inoltre l'ASST ha chiesto alla Regione l'autorizzazione ad assumere nuove personale medico, sanitario e di supporto e la richiesta è al vaglio della direzione generale al welfare. L'ASST ha già raccolto la disponibilità di alcuni professionisti, anche cessati dal servizio per pensionamento. Sono state inoltre assegnate delle risorse per la sostituzione di apparecchiature e per lavori di sistemazione di aree che potrebbero essere impiegate per fronteggiare l'emergenza. Questo giovedì sono state già attivate alcune apparecchiature per terapia ventilatoria. L'Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha comunicato che sono stati creati 103 posti in più di terapia intensiva negli ospadali lombardi dove quindi se contano 827, di cui 593 nelle strutture pubbliche e 232 nelle strutture private, una parte dei quali destinati a pazienti con il Coronavirus. A metà marzo inoltre ci saranno circa 350 nuovi infermieri da immettere nel sistema. 14 medici e 20 infermieri militari sono inoltre entrati in servizio in queste ore. Per recuperare altri medici da inserire nelle corsie degli ospedali inoltre, visto che si contano in menda 200 ricoveri in più al giorno, dalla prossima settimana la Regione ha comunicato che potrebbero venire sospese tutte le attività ambulatoriali e anche l'Asst di Valle Camonica attende notizie in queste ore.

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