PIU' VISITE DOMICILIARI ANCHE IN VALLE CAMONICA

In provincia di Brescia, dove si contano 150 accessi in ospedale al giorno e dove sorgerà il centro pilota per la cura del Coronavirus nel post emergenza, si contano 9.180 ,+ 166, positivi, in quella di Bergamo 9.588, + 273. In tutta la Lombardia si registrano 1.598 nuovi casi questo sabato per un totale di 49.118 di cui 8.656 decessi, 345 nelle ultime 24 ore. 13.242 dimessi totali dall'inizio dell'emergenza. Ai dati ufficiali vanno aggiunti i dati sommersi di tutte quelle persone senza un tampone e si stima che siano pari a 21 volte il dato ufficiale nonostante la Lombardia sia la Regione che ha fatto il numero maggiore dei tamponi: 141.877 tampone, +6826 nel'ultimo giorno. 12.002 ricoverati negli ospedali lombardi con una crescita di 200 e 1.326 ricoverati in terapia intensiva, 56 persone in meno rispetto a questo venerdì, segno di un allentamento della pressione sugli ospedali e di un rallentamento del contagio che è stabile e occorre – afferma Gallera – dare la spallata finale. E' importante restare concentrati e a casa nonostante le belle giornate che invitano ad uscire. In queste ore inoltre la Regione ha distribuito 10 mila mascherine e guanti alla protezione civile di Bergamo e 10 mila a quella di Brescia più 50.00 mila mascherine destinate alle Province e quindi ai Comuni di Brescia e altre 50 mila alla Provincia di Bergamo. In Valle Camonica, per la precisione a Edolo e a Piancogno, da lunedì entreranno in campo le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, le cosiddette USCA: si tratta di medici che provengono anche da fuori provincia e della protezione civile, che hanno dato la loro disponibilità per aiutare i medici di base ed effettuare le visita a domicilio ai pazienti. 4 le unità attivate in tutto dall'Ats della montagna, nei centri dove si registra il maggior numero di casi. Continua inoltre la ricerca, attraverso sue bandi che verranno aperti lunedì, di Rsa e alberghi e strumentazioni per predisporre strutture in cui ospitare i pazienti che, su segnalazione del medico di base all'Ats, risulta che non possono essere assistite a domicilio e che necessitano di cure più lievi rispetto a quelle in ospedale.

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