CONTROLLI SUI LOCALI
Dei 374 casi accertati in Italia, 259 sono in Lombardia. I dati della protezione civile nazionale sono aggiornati alle 13, la situazione è in continuo cambiamento. Ad oggi sono stati coinvolte dalla vicenda coronavirus 10 regioni e 24 province. La regione più colpita è la Lombardia dove si sono registrati altri tre decessi: un 83 enne di Codogno (LO), un 84enne di Nembro (BG) e 91enne di San Fiorano (LO), tutti soggetti già in condizioni cliniche precarie. Questi gli ultimi dai presentati in conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dagli assessori Giulio Gallera (Welfare), Pietro Foroni (protezione civile) e Davide Caparini (Bilancio). In merito ai tre decessi l’assessore Gallera ha precisato ancora una volta che “innanzitutto è da verificare che esiste un nesso fra la morte e la positività al Coronavirus” e “che comunque ancora una volta stiamo parlando di persone anziane con seri problemi di salute preesitenti”.Il presidente Fontana ha voluto rivolgere “un caloroso ringraziamento a tutte le persone, in particolari gli operatori della sanità che, giorno e notte, lavorano con assoluta professionalità per affrontare questa emergenza”. Restano attivi i numeri per l'emergenza, quello unico regionale 800894545 che sta ricevendo una media di 300 mila chiamate al giorno. L'altro numero di emergenza è il 1500 istituito dal ministero della salute. Tutti gli aggiornamenti, anche in merito alle ordinanze si trovano sul sito della Regione. Anche l'ASST di Valle Camonica ha aggiornamento le misure di contenimento e gestione dell'emergenza, quindi in queste ore si è tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori per condividere le misure per proteggere gli operatori sia nelle sedi ospedaliere che sul territorio e stendere protocolli operativi. Oggi sono state diffuse anche le linee per la gestione di eventuali pazienti sospetti. L'ASST ribadisce che sono garantite tutte le prestazioni in urgenza presso entrambi i presidi (Esine ed Edolo); è stato elevato il numero di posti letto attivi presso l'UOC "Anestesia e Rianimazione"; tutti gli ambulatori specialisti sono aperti, sono invece stati sospesi gli interventi che prevedono ricovero, gli screening, le vaccinazioni, sospese le lezioni di infermieristica. Nessuna prescrizione particolare per le forze dell'ordine che operano sul territorio che devono però avere con sé i dispositivi di auto protezione previsti dal caso: mascherine, occhiali sanitari, guanti. Stiamo adottando le giuste precauzioni ma con grande serenità e tranquillità dicono dai vertici. Questo sia per vigili del fuoco, che polizia stradale, che per i carabinieri che sono stati impegnati nei giorni scorsi per il controllo sulle chiusure dei locali. Al momento in Valle Camonica non si registrano particolari problemi o inadempienze: c'è stata qualche segnalazione ma niente di particolare, magari qualcuno che non ha ben compreso le norme ma sono tutti abbastanza rispettosi delle regole imposte dall'emergenza che ora stanno cambiando.
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