LA VAL RABBIA FA SENTIRE LA SUA VOCE

E' rientrato in mattinata l'allarme a Sonico, dove dalla mezzanotte il torrente Rabbia è diventato minaccioso al punto che sono scattati tutti i sistemi di allerta ed è stato necessario evacuare la Frazione di Rino di Sonico. Il sistema di allertamento, uno dei più sofisticati, completi ed efficienti messi a punto in Italia, è scattato su più fronti quando dalla Val Rabbia sono state segnalate pericolosità imminenti per forte caduta di pioggia e quando addirittura 4 dei sistemi a”strappo” che segnalano la discesa di frane si sono rotti innescando la sirena che indica immediata evacuazione. Il Sindaco di Sonico con assessori, consiglieri, protezione civile di Sonico e Malonno, Vigili del fuoco di Darfo, Edolo e Ponte di Legno, Carabinieri di Edolo con i colleghi delle stazioni vicine. Nella notte il Sindaco ha coordinato tutte le operazioni con particolare attenzione all'evacuazione della frazione di Rino i cui abitanti sono stati spostati a monte, nella frazione di Garda, nell'ex edificio scolastico. Per tutta la notte la statale 42 tra Malonno e Sonico è stata chiusa al traffico: le auto sono potute transitare sulla strada comunale che da Malonno sale al Monte Faeto passando da Loritto, quindi scende a Edolo. Una strada che era stata, per quanto possibile, allargata e tutta asfaltata proprio a seguito della terribile frana del 27 luglio 2012 quando 300mila metri cubi di fango, detriti e massi di enormi dimensioni avevano minacciato di interrompere la statale e la ferrovia. Questa mattina alle 7.30 la statale 42 è stata riaperta al traffico. Nel frattempo con l'elicottero sono stati effettuati sorvoli della zona da cui è partito l'allarme nella notte: si tratta della zona di Bompiano da cui già nel 2012 si era staccata la grande frana. Invece la Val Galinera, il cui torrente erode la base della grande Frana Pal, non ha dimostrato criticità. In mattinata si è appreso che tutti gli abitanti di Rino di Sonico hanno fatto rientro alle proprie case. Il Sindaco Gianbattista Pasquini ha presieduto una riunione tecnica presso il Municipio con lo Ster di Regione Lombardia, il geologo incaricato del monitoraggio della frana, il tecnico comunale e di i suoi assessori. La decisione assunta è stata quella dell'immediato ripristino dei sistemi di sicurezza strappati dalla violenza della colata e dell'approfondimento dell'origine della stessa che dovrebbe derivare dallo scorrimento profondo di acque che si infrattano nella morena ad alta quota nella zona di Bompiano.

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