PAURA NELLA NOTTE A NIARDO
Era da poco passata la mezzanotte quando sulla media Vallecamonica, nella fascia tra Breno e Ceto, si è scatenato un terribile temporale con una salva di lampi, tuoni e scrosci d'acqua torrentizia che ha fatto subito temere il peggio. Nella zona si è udito subito un rombo profondo e continuo che ha fatto intuire quanto stava accadendo: la pioggia improvvisa, caduta con eccezionale violenza, ha ingrossato il corso del torrente Re a Niardo, che scende dal monte Stabio, a sua volta forte collettore di acque meteoriche. L'ondata di acqua ha trascinato terriccio, fango, detriti e soprattutto massi di diverse dimensioni, oltre ad alberi e arbusti sradicati lungo l'asta dalla furia dei torrenti in piena. L'allarme è stato lanciato da alcuni residenti della località Crist, la frazione più a valle del paese, che si sono visti l'acqua arrivare dapprima negli scantinati e quindi al piano terreno ed in alcuni casi anche al primo pian delle abitazioni. Sul posto sono arrivato in sequenza i Vigili del fuoco di Darfo, Breno, Edolo, Sondrio, Milano e Brescia, i carabinieri delle stazioni della Vallecamonica, gli uomini della Protezione civile comunale con altri gruppi in supporto, quattro ambulanze da terra e due automediche. Infatti erano state segnalate tre anziane donne in difficoltà; una intrappolata dalle macerie nella sua casa ed altre due allettate e quindi bisognose di essere messe in sicurezza. Sono state recuperate dai sanitari del 118 e trasferite negli ospedali della zona, fortunatamente non in gravi condizioni. Nel frattempo sono proseguite le operazioni di soccorso gli abitanti in difficoltà: molte famiglie sono state sfollate provvisoriamente, mentre la statale 42, la provinciale e la strada intercomunale Niardo-Braone sono risultate impraticabili. Sul posto è stato presente per l'intera notte il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani, che ha coordinato i lavori e mantenuto i collegamenti necessari con la Prefettura, il sindaco di Braone, paese toccato dalla piena del torrente, lo Ster di Brescia. In mattinata la statale 42 è stata riaperta a senso unico alternato, mentre la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo è interrotta per massi e detriti sui binari. Intanto è stato predisposto un sorvolo dei tecnici dello Ster, mentre i Vigili del fuoco hanno predisposto il coordinamento delle attività di intervento presso il distaccamento di Breno, supportati anche dall'elicottero Drago. Alla luce del giorno è iniziata una prima conta dei danni che appaiono in tutta la loro gravità, come evidenziato anche dalle immagini girate dal nostro operatore a bordo dell'elicottero di Eli Fly, da cui si evince come l'acqua in tutta la sua terribile potenza si sia allargata a delta arrivando verso la provinciale in località Crist e Brendibusio, coinvolgendo tutte le abitazioni della zona, le industrie, le aziende agricole, i campi e la ex-statale, ora provinciale, presidiata dalla Polizia stradale e dai carabinieri, èper permettere lo sgombero di detriti e macerie in piena sicurezza. I due Comuni di Niardo e Braone hanno allestito due centri di raccolta per la popolazione: gli abitanti di Braone sono stati evacuati a Ceto, mentre quelli di Niardo sono a Breno.
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