ANCORA INTERROTTA LA FERROVIA
La ferrovia resterà chiusa almeno per una settimana, è infatti necessario consolidare il ponte danneggiato dalla piena prima di poter ripristinare il traffico sulla Brescia-Iseo-Edolo. La strada verso Ono San Pietro invece è già stata ripistinata e i residenti in zona stanno alacremente ripulendo le abitazioni dal fango e dall'acqua. La furia del maltempo non ha risparmiato, fra le tante situazioni che hanno creato disagi e problemi sul territorio, neppure Ceto dove nella serata di questo lunedì il torrente Figna, intasato probabilmente da una colata scesa a monte e strozzato nel tratto che raggiunge l'ex statale al bivio per Ono San Pietro, è tracimato portando con sè detriti ed alberi che hanno bloccato la strada e la ferrovia. Se è questo per certi versi l'episodio più grave, la punta dell'iceberg di quanto accaduto questo lunedì in Valle Camonica, c'è anche da dire che la giornata del 29 ottobre 2018 ha rappresentato davvero un tavolo di prova per tutte le forze in campo, dai vigili del fuoco alla protezione civile, dalla comunità montana ai carabinieri. Fra le più gravi, come detto, la situazione di Ceto. Come vedete dalle immagini la situazione era piuttosto drammatica ancora questa mattina. Ora la strada che porta ad Ono San Pietro ed il bivio lungo l'ex statale sono state ripulite per la ferrovia bisognerà attendere almeno una settimana. La preoccupazione forte è che questo episodio sia la conseguenza di una grossa colata a monte, situazione da verificare. Intanto comuque questo lunedì è stata una giornata da delirio, non ci sono stati danni alle persone ma le situazioni di emergenza che hanno mandato in tilt i centralini del 112, quelli delle sale operative di carabinieri e vigili del fuoco sono state davvero moltissime, repentine e contemporanee. I pompieri per la massima allerta hanno raddoppiato i turni, i carabinieri della compagnia di Breno ieri sera non hanno fatto rientrare le pattuglie per garantire la massime copertura sul territorio, erano fuori con sei equipaggi. A gestire l'emergenza ed a coordinare gli uomini sul territorio il capitano Filiberto Rosano rimasto in compagnia a Breno fino a tarda ora. La piena ha attraversato la Valle per fortuna senza fare troppi danni, dove non è arrivata l'acqua a creare scompiglio ci ha pensato il vento che ha danneggiato estese porzioni di bosco soprattutto in alta quota, la caduta di piante ha provocato lunghe interruzioni delle statali, di energia elettrica in numerosi comuni. Il fiume Oglio è esondato con tracimazioni limitate a Cividate e sulla pista ciclabile a Breno, ha danneggiato le sponde a Cividate, Esine, Piancogno, il torrente Grigna ha danneggiato l'argine nella zona industriale di Plemo, il lago d'Iseo si è riempito di alberi e rifiuti, la sala operativa del G.I.Co.M. della comunità montana di Breno ha tenuto sotto controllo il Fiume Oglio e il Torrente Grigna per tutta la giornata. Ora il peggio è passato, l'allarme rosso è rientrato anche se il territorio resta osservato speciale in vista delle precipitazioni previste anche nei prossimi giorni.
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