IL DIFFICILE RITORNO ALLA NORMALITA'
La viabilità sta lentamente tornando alla normalità, il livello dei fiumi pure, mentre si attendono nuove perturbazioni l'allarme rosso per il maltempo ha lasciato spazio ad un'allerta moderata, ma lo trascico dei nubifragi e delle trombe d'aria dei giorni scorsi, in modo particolare di lunedì, è pesante. Resta chiusa la statale 42 da Dimaro, ma il Tonale è raggiungibile, la statale 39 verso l'Aprica è sgombra, Fraine non è raggiungibile da Pisogne, resta chiusa la ferrovia a Ceto dopo che il torrente Figna ha trascinato con sè lunedì sera fango ed alberi che hanno reso pericolante ache il ponte della Brescia-Iseo-Edolo. Ci vorrà almeno una settimana per sistemarlo. I viaggiatori possono usufruire di pullman sostitutivi. Le trombe d'aria hanno devastato i boschi in quota. Sono state danneggiate estese porzioni di boschi soprattutto in alta quota e sul versante idrografico destra della Valle. Si stima una superficie di 500 ettari. Il vento ha colpito in particolare a Campolaro-Bazena nei comuni di Bienno e Breno, il Pian d'Astrio,la Val Paghera a Ceto e Vezza d'Oglio, Zulla a Paspardo, Volano a Cimbergo, la Val Malga a Sonico, la malga Tambione a Sellero. Numerosi comuni sono rimasti a lungo senza energia elettrica a causa di alberi caduti sulle linee. Mille tecnici ed operai di enel distribuzione, personale di altre ditte e 40 gruppi elettrogeni hanno lavoratori incessantemente fino a ripristinare tutte le forniture in Lombardia. La piena dell'Oglio, lunedì sera, ha attraversato la Valle per fortuna senza fare troppi danni. Il fiume Oglio è esondato con tracimazioni limitate a Cividate e sulla pista ciclabile a Breno, ha danneggiato le sponde a Cividate, Esine, Piancogno, il torrente Grigna ha danneggiato l'argine nella zona industriale di Plemo, il lago d'Iseo si è riempito di alberi e rifiuti. Anche Coldiretti sta facendo la conta dei danni. Fra le situazioni più critiche quella della Bergamasca che, dopo la frana in Val di Scalve, ha dovuto fare i conti con tempeste di vento che hanno interessato diverse aree della provincia. Una violenta tromba d’aria si è abbattuta su un’ampia striscia di territorio tra Casirate (Bergamo) e Rivolta d’Adda (Cremona), sradicando alberi e danneggiando aziende agricole e coltivazioni, oltre a numerose residenze private. Un coltivatore di Casirate (BG) è stato travolto da una pianta strappata dal vento mentre si trovava nei campi. Un’altra tromba d’aria – spiega la Coldiretti regionale – si è portata via il tetto di una cascina a Canonica (Bergamo), allagando anche l’abitazione. Danni per l’azione combinata di vento e pioggia si sono registrati nel Bergamasco anche a Fara Gera d’Adda, dove il crollo di un cascinale ha distrutto un trattore e un’automobile, a Isola di Fronda dove hanno ceduto depositi di fieno e una stalla è rimasta isolata e a Vigolo, dove è stato distrutto un impianto di luppolo appena realizzato. Serre sono state abbattute dal maltempo a San Paolo d’Argon. Numerosi allegamenti nel bresciano.
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