INCENDI BOSCHIVI: E' ALLARME ROSSO
Servono decine di anni per far rivivere un bosco distrutto da un incendio, per far ricrescere le piante, per ripristinare la fauna selvatica a cui è stato distrutto l'habitat. Ecco perché è bene preservare i nostri boschi dagli incendi. Semplici regole permettono di prevenire danni incalcolabili se si considera la macchina organizzativa impiegata per lo spegnimento dei roghi compreso l'utilizzo di mezzi aerei. Poche regole che vanno assolutamente rispettate in questo periodo dell'anno, il più pericoloso per i boschi della Lombardia. Il fuoco ha già dato prova di sé in provincia di Brescia in queste ultime settimane che ci separano dall'inizio dell'anno in città con i roghi sulla Maddalena, in Valtrompia e in alta Valle Camonica, ora la Regione ha decretato il periodo di massima allerta. Insomma in questi giorni di pieno inverno secco, con precipitazioni praticamente inesistenti e vento, è allarme rosso per gli incendi boschivi. In Valle Camonica sono già state allertate le squadre comunali AIB e da sabato 5 febbraio sarà allestita la sala operativa del GICOM presso i locali della Comunità Montana. I volontari resteranno nelle proprie sedi pronti ad intervenire in caso di emergenza. Nove squadre turneranno h 24 sui fine settimana. In caso di allerta le squadre sono pronte a partire. A svolgere un ruolo fondamentale per il controllo del territorio sono le telecamere che monitorano le aree più a rischio. In sala operativa si seguirà l'andamento dell'emergenza e si coordineranno gli eventuali interventi. Causa Covid quest'anno le squadre – tutte composte da volontari con green pass – non faranno sorveglianza sul territorio ma saranno comunque già pronte in caso di emergenza. A coordinare il tutto come detto la sala operativa dove sarà presente il coordinatore del GICOM Roberto Galli. La macchina operativa dell'AIB di Valle Camonica ha sempre funzionato al meglio coordinandosi anche con gli altri enti del territorio. A dirigere le operazioni in caso di incendio sono chiamati i DOS i direttori delle operazioni di spegnimento. Intanto regione Lombardia ha diramato le linee guida per gli interventi ma anche per la prevenzione. Quindi fino a fine emergenza è vietato accendere fuochi all'aperto nei boschi o ad una distanza inferiore di 100 metri da questi. I carabinieri forestali ed i vigili del fuoco per quanto di loro competenza sono tenuti a far rispettare le ordinanze.
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