LIMITAZIONI ESTESE A TUTTA L'ITALIA
Con 133 morti in un solo giorno registrati lunedì, l'Italia diventa il secondo Paese al mondo dopo la Cina, per numero di vittime e contagi da Coronavirus. Cresce il numero di persone in terapia intensiva e gli ospedali di tutta Italia non hanno posti sufficienti a contenere un'espansione così veloce dell'epidemia. La chiusura della Lombardia e di 14 province del nord decisa dal Governo si estende così a tutta la Nazione: vietato quindi entrare ed uscire dall'Italia e obbligatorio uscire di casa solo per comprovate esigenze di salute o lavorative. Resta la libertà del transito delle merci e dei lavoratori e uffici pubblici aperti anche nelle "zone chiuse" ma l'invito rivolto ai datori di lavoro è di applicare tutte le misure di prevenzione in azienda e in caso non fosse possibile, di chiudere le porte. In tutta Italia quindi devono cambiare le abitudini delle persone perché solo dal rallentamento della vita sociale dipende il rallentamento della diffusione del virus che dal Nord Italia può velocemente propagarsi nel sud Italia. Si fermano quindi le scuole in tutto il Paese fino al 3 aprile, si ferma lo sport, chiudono gli impianti sciistici di tutta Italia, si ferma l'arte e la cultura e perfino la giustizia con il Tar che annulla le udienze tranne quelle dedicate all'esame delle domande cautelari. E le misure di divieto di assembramento valgono anche per i parlamentari che non possono riunirsi in aula se non a piccoli gruppi. A fare rispettare le regole ci sono le forze dell'ordine incaricate di svolgere i controlli sulle strade e sul territorio: carabinieri e polizia possono fermare i cittadini e chiedere il motivo degli spostamenti e i cittadini possono esibire un'autocertificazione la cui veridicità potrà essere controllata anche in seguito dalle forze dell'ordine che potranno a loro volta distribuire l'autocertificazione. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica nel caso a spostarsi da casa siano ad esempio persone con l'obbligo di quarantena. Le Regioni del Nord stanno facendo i conti con un'emergenza sanitaria senza precedenti e la Lombardia ha riorganizzato l'intero sistema sanitario spostando gli interventi chirurgici urgenti in 16 ospedali hub lombardi per lasciare liberi gli altri ospedali per pazienti affetti da Coronavirus e la sanità al sud si sta preparando ad affrontare la stessa emergenza. Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi, secondo gli esperti, non sarebbe dietro l'angolo: potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni.
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