TORNA A EDOLO ADMIRABILE SIGNUM

Il teatro della manifestazione è all'aperto, a Edolo Mù basso nei suoi vicoli, nei porticati, nei cortili, su palcoscenici verticali di terrazze e terrazzini in una drammaturgia ricca di contributi artistici, interpretati e agiti da tanti cittadini e tante associazioni del paese. Torna Admirabile Signum atto secondo, il presepio itinerante contemporaneo che vede protagonista il paese, le sue vie la sua gente. Attingendo alla tradizione popolare dei presepi viventi la manifestazione - ideata di Bibi Bertelli e dal CCTC Centro Culturale Teatro Camuno - la rivisita in chiave contemporanea con una proposta ricca di evocazioni, narrazioni, quadri viventi, suoni e colori che raccontano anche l’attualità. La rappresentazione prenderà il via alle 20.00 con ritrovo nella piazza del municipio alle 19.50. La messa in scena ha potuto contare sull’adesione di tante associazioni del territorio del Centro Culturale Teatro Camuno e dell’Ufficio Cultura del Comune di Edolo ed è nata all'interno del progetto Edolo Arts che ha lo scopo di creare un contenitore di idee e progetti per lo sviluppo di eventi culturali, al fine di promuovere l’arte e la cultura nelle loro diverse forme, incentivando la popolazione a parteciparvi attivamente. Quella di quest’anno – ha detto il sindaco di Edolo, Luca Masneri - sarà un’edizione particolare, che si svolge in un momento storico difficile per la pace e per il dialogo tra i popoli. Sarà intitolata “Pacem in Terris” dall’Enciclica di Papa Giovanni XXIII che si rivolge a «tutti gli uomini di buona volontà», credenti e non credenti, perché si levi un grido di pace e perché tutte le Nazioni trovino il dialogo. “Questa nuova edizione più intima e raccolta per questo periodo difficile di austerity, resa ancor più spirituale dal percorso prescelto, rivelerà – dice la regista Bibi Bertelli - un borgo dove il tempo si è fermato. Là si incontreranno personaggi di ieri e di oggi che camminano verso la meta, i mille volti di un Presepe che fa riflettere. Un racconto che, partendo dal racconto biblico, esalta e valorizza la vita quale dono e si sofferma sull’uomo.

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