LE PIETRE DEL CUORE
E' una pietra più che mai preziosa l'arenaria rossa detta anche pietra simona soprattutto oggi che non può più essere cavata dalle due cave presenti in località Crape di Luine ormai abbandonate a Gorzone di Darfo dopo la scoperta delle incisioni rupestri e la creazione dell'omonimo parco archeologico. Gli ultimi a lavorarla furono i Marini, soprattutto Annibale, lo scalpellino a cui è stato dedicato un piccolo museo proprio fuori dal parco archeologico, realizzato dagli Amici della natura, un gruppo di volontari che opera in paese. Sono in un certo senso i custodi del territorio del borgo antico di Gorzone, hanno fatto numerosi lavori di recupero di manufatti e più volte in passato hanno denunciato con un certo rammarico che dai muretti a secco che costellano la zona che porta al parco di Luine sono spariti numerosi "pezzi" di pietra simona. Cose da non credere che si rubino delle pietre, eppure è successo. Così non credevano ai loro occhi quando hanno visto spuntare da sotto terra, in seguito ai lavori che sono in corso in questi giorni per posare la fibra ottica, diversi massi di arenaria. Si tratta di scarti delle cave che non hanno nessun valore archeologico come ha appurato la soprintendenza che sta monitorando i lavori visto che si svolgono in area di interesse archeologico. Hanno pensato che avrebbero potuto utilizzarli per sistemare i buchi nei muri a secco, realizzare alcune panchine lungo il percorso e perché no, magari sarebbero serviti anche per il restauro di alcuni monumenti e si sono subito preoccupati che queste pietre non finissero in discarica, arrivando quasi a creare un incidente di percorso con la ditta che sta realizzando i lavori di scavo che semplicemente sta facendo ciò che deve, cioè esegue lo scavo, posa quel che deve posare e poi reinterra le pietre su indicazione della soprintendenza. Se poi sarà possibile trovare un accordo per non ributtare sotto terra i massi che potrebbero servire per altro, ancora non si sa, ma certamente per gli amici della natura quelle pietre lì sono pezzi di cuore. E fra le speranze ed i sogni degli amici della natura c'è anche che si possa riportare in luce quel che resta delle cave ormai invase da vegetazione per raccontare la storia di questa fetta del territorio dove appunto già i camuni della preistoria hanno lasciato le testimonianze più antiche della nostra valle incise proprio sulla pietra simona.
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