MUSEI CHE PARLANO
I nove reperti arrivati dal Museo Nazionale di Zurigo per essere esposti al Mupre di Capo di Ponte coprono un arco di tempo molto lungo: dal Neolitico all'Età del Ferro fra il primo millennio e quinto millennio avanti Cristo. Si tratta di oggetti unici come un'ascia che ha intatto il suo manico di legno, cinture, vasi, che riportano raffigurazioni corrispondenza con quanto raffigurato nelle incisioni rupestri della Valle Camonica. Dal culto fra sole e luna alle ruote raggiate fino ad arrivare ai guerrieri. Le testimonianze, di straordinaria qualità, offrono al visitatore la possibilità di immergersi in un viaggio nel tempo che mette a fuoco affinità e differenze, reti di commerci e scambi di prodotti ma anche circolazione di idee e iconografie che travalicano le Alpi. L'invito che la sopraintendeza fa ai camuni è quello di visitare la mostra ma di visitare successivamente anche il Museo di Cividate Camuno nella nuova sede inaugurata a giugno 2021 perché anche alcune popolazioni svizzere furono successivamente conquistate dai romani come accadde in Valle Camonica. Il Mupre e il Museo di Cividate sono due tappe della storia della Valle Camonica e i due musei devono dialogare fra loro.
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