UNA STRAGE CONTINUA SUI POSTI DI LAVORO

Aveva 42 anni e non conoscerà mai il suo secondogenito. Martino Febbrari è morto mentre era al lavoro venerdì 3 marzo travolto da una scarica di pietre mentre bonificava in una porzione di bosco nel comune di Berzo Demo i danni della tempesta Vaia del 2018. Lavorava per il Consorzio Forestale dell'alta Valle Camonica. E' la quarta vittima sul lavoro in provincia di Brescia dall'inizio dell'anno. Una notizia quella che nel primo pomeriggio di ieri è rimbalzata a Edolo con tutta la sua violenza e ha lasciato nel dolore la famiglia, senza parole chi conosceva Martino. Sono stati colpiti solo di striscio i colleghi che lavoravano con lui. Quanto accaduto ha colpito profondamente anche le organizzazioni sindacali del territorio. FAI CISL – FLAI CGIL – UILA UIL
 Brescia e Valle Camonica-Sebino in un comunicato congiunto esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia, ma anche la rabbia per la strage continua sui posti di lavoro. Le organizzazioni sindacali chiedono agli organi preposti che stanno ricostruendo la dinamica dell'infortunio di accertare eventuali responsabilità e di verificare che siano state scrupolosamente seguite tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro. Purtroppo gli infortuni sono in continuo aumento. Tra gennaio e settembre 2022 in Italia sono stati presentate oltre 536 mila denunce, il 35% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. In provincia di Brescia, esclusi gli infortuni in itinere, nel 2022 ci sono stati 14 morti sul lavoro. Quest'anno sono già quattro. La salma di Martino Febbrari riposa ora nella sala del commiato Melotti a Edolo, l'ultimo saluto domenica 5 marzo alle 18.30, poi la salma proseguirà per la cremazione.

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