UN'IMPRUDENZA DIETRO L'INFORTUNIO DI CHIARI?
E' stata un'imprudenza ad uccidere Jose Rolando Lima Martins, 51enne operaio travolto dal treno poco dopo la mezzanotte di martedì alla stazione di Chiari? Saranno le indagini in corso a stabilire che cosa sia effettivamente accaduto. La procura di Brescia ha aperto un fascicolo – per ora a carico di ignoti. Un atto dovuto per poter procedere alla ricostruzione della tragedia. L'uomo, dipendente della Rebaioli Spa di Darfo Boario Terme da oltre 20 anni, lavorava in un cantiere di una linea elettrica nazionale di Terna. E' stato travolto dal convoglio di Italo partito da Napoli ed atteso a Bergamo. Pare che, avvolto da una fitta nebbia, stesse attraversando i binari: perché era sulle traversine? Attraverso un comunicato la Rebaioli S.p.A. fa sapere che le attività appaltate da Terna non prevedevano nessuna lavoro sui binari e neppure l’attraversamento degli stessi da parte degli operai né prima né durante il fermo treni. Non è escluso che l’operaio portoghese, forse ritardo rispetto al resto della squadra, abbia attraversato i binari per raggiungere gli altri – fra questi il fratello – non accorgendosi dell'arrivo del treno ad alta velocità che lo ha investito in pieno. Fra i primi ad accorrere i colleghi e IL fratello. "La Società è molto scossa per il tragico evento - si legge ancora nel comunicato dell'azienda - e sarà vicina in ogni modo alla famiglia del proprio dipendente, che si è sempre distinto per professionalità e serietà nei suoi quasi vent’anni di lavoro con Rebaioli". A prendere posizione sulla tragedia anche le organizzazioni sindacali, la FIOM CGIL Valle Camonica e la FIM CISL Brescia. "In attesa di conoscere precisamente le dinamiche dell'infortunio mortale dobbiamo ancora una volta denunciare che, come per quanto avvenuto all'acciaieria Feralpi di Lonato, anche questa volta la vittima era dipendente di una ditta in appalto". Questo il primo commento delle organizzazioni sindacali che da tempo denunciano come vera e propria emergenza la sicurezza sui posti di lavoro, rivendicando la rigorosa applicazione delle norme, il rispetto delle procedure, la formazione del personale, i controlli da parte degli enti competenti. Anche le organizzazioni sindacali esprimono cordoglio alla famiglia. Jose Rolando Lima Martins lascia la moglie Carla e la figlia Ana. Quello di Chiari è il secondo infortunio mortale sul lavoro dall'inizio dell'anno in provincia di Brescia. Nel 2023 i morti sul lavoro nella nostra provincia sono stati 33.
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